Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie d'Autore)
Cara Prof
Tornerei alunno
dietro i banchi di scuola,
se potessi rivederti
ancora oggi,
come allora.
Composta martedì 11 ottobre 2011
Tornerei alunno
dietro i banchi di scuola,
se potessi rivederti
ancora oggi,
come allora.
L'Amore è
come il volo di un gabbiano sulla sabbia salata,
come la mano di un artista, sulla tela macchiata,
come la tormenta, alla fine di un estate,
come i brividi alla mia pelle, dalle tue labbra baciate.
L'Amore è l'eterna sensazione
di averti dentro l'anima
ovunque tu sia!
Forse ho sbagliato ancora una volta,
a girare le spalle, sbattendo la porta.
Cos'è quella rabbia che mi ha fatto scappare?
Di chi era la voce che mi voleva fermare?
Sirene d'Ulisse lasciatemi stare!
Io sono il più forte, e non mi faccio tentare!
Sorriso beato quanto ti ho amato!
Vissuto, abbracciato, pianto e cercato.
Quanto mi mancano i tuoi gesti passati
di giorni lontani non ancora sfumati.
Mi sono rimaste emozioni nel petto,
tutte parole che non ti ho mai detto,
e le ho conservate sempre al mio lato,
insieme ai ricordi che tu mi hai lasciato.
Oggi una fiamma mi arde nel cuore,
prova vivente di tutto il tuo amore,
di quel esile fuoco che si è spento nel vento,
per riaccendersi in me, restandoci dentro!
Mare,
ogni mio desiderio di pace,
si placa restandovi accanto.
Bianche spiagge assolate,
letti di vacanze sognate,
vissuti da vite di stagioni passate.
Vecchia orchestra antica,
musica d'altri tempi,
ritmata dalle vostre correnti.
Fresche baciate carezze dal vento,
saporite di sale, colorite d'argento.
piangetemi addosso, dall'alba al tramonto,
devastate i miei sensi,
cancellate il mio pianto!
Assalito come sempre dalla corsa,
di ultimare con costante frenesia,
la giornata che finisce sempre storta,
nel cercare scappatoie ad ogni via.
Mi rifugio tardi e stanco, nel silente,
di un computer che ormai angusto m'abbandona,
e mi chiedo se è più vecchia la mia mente,
o il mio corpo per questa vita da maratona.
Quindi chiudo anche l'ultima applicazione,
spengo tutto, per raggiungere il cuscino,
ma prima di sfumar nel sonno ogni emozione,
devo baciare un solo istante il mio bambino.
Come d'incanto, la mia mente si riaccende,
alimentata da un calore che m'assale,
mentre guardo la mia creatura tanto assorta,
nel suo sogno sorridendo come un giullare.
Ogni dolore che mi affligge, vola via,
ed un brivido mi sfiora piano piano,
mentre anch'io d'esser bimbo ho nostalgia,
ed accarezzo il suo bel viso con la mia mano.
Rimbocco la coperta, e nuovamente mi lascio andare,
senza badare all'ora tarda che mi vorrebbe consumare,
perché potrei restare in piedi altre tre ore solo a pensare,
cosa sognava il mio angioletto, mentre papà stava a guardare.
Ci sono giorni senza colore,
ci sono attimi, che sembrano ore,
ma basta un istante a scaldare un cuore,
se accendi il fuoco, chiamato amore!
Sei tu bella, donna a farmi gola,
con due spaghetti, ed i tuoi occhi ad ogni ora,
e mentre io, mi sento un uomo retto,
tu sai senz'altro come stendermi in un letto!
Cara mamma quanto tempo che è passato,
ma il tuo sguardo non l'ho mai dimenticato,
le tue braccia, il tuo sorriso, le tue carezze,
sono oggi il miele che mi consola dalle amarezze.
Con noi il destino è forse stato troppo crudele,
e ti ha lasciato, solo una foto e due candele,
ma non temere di stare sola mia cara mamma,
perché tuo figlio palpita ancora in quella fiamma.
Quel nodo in gola che adesso provi, e ti fa male,
è la conferma che questo amore, non può finire,
e se anche il tempo, avrà sbiadito l'ultima foto,
noi due saremo per sempre insieme nel terremoto.
Così è la vita, con le sue spine, come le rose,
sei stata punta dalle emozioni più dolorose,
ma il mio profumo che ancora senti mia cara mamma,
non si può spegnere come si è spenta la nostra fiamma.
Se ti perdessi
sono certo
che non smetterei
mai di cercarti,
dentro quei ricordi
che hai instancabilmente seminato
nel giardino della mia vita.
Presto la sveglia, per timbrare puntuale,
onde evitare di farti multare,
da un titolare che vanta alla figlia,
d'esser lui a mantenere la tua intera famiglia.
Sei vittima silente nel tuo animo buono,
di donna solare, circondata da squali,
che sogna di vivere, e ricevere in dono,
un lavoro in carriera, e due splendide ali.
Bocconi un po' amari, che tu devi ingoiare,
perché ne hai bisogno, e non puoi certo scappare,
ma da oggi ogni lacrima che ti ha fatto star male,
sarà la tua isola circondata dal mare.
Da questo momento sei tu la padrona,
dei tuoi pensieri, che nessuno imprigiona,
e mentre lavori col fiato sul collo,
porti a fare pipì il tuo capo al guinzaglio!