Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie personali)
Sonno beffardo,
fuggente e meschino,
m'innamori fingendo
e m'addormenti supino.
Composta mercoledì 28 ottobre 2015
Sonno beffardo,
fuggente e meschino,
m'innamori fingendo
e m'addormenti supino.
Talvolta ti chiedi
se di fronte alla morte,
il tuo istinto a resistergli,
sia davvero più forte.
Finché arriva il momento,
e tutto incomincia a sfumare,
e come polline al vento
sfarfallando l'anima sale.
Abbandonando zavorre
e mani da accarezzare,
danari, oggetti e ricordi,
che non ti lasciano andare,
per prepararsi al gran volo
verso quel mondo lontano,
che sembra privo di vita,
invece brulica piano.
Solcano i tempi
questi anni ruggenti,
meschini ed ingrati
di me indifferenti.
Di luce vestiti
per vibrare in eterno,
del mondo ignorando
il paradiso e l'inferno.
Invidio quel sasso
che resiste al mio mondo
mentre io per goderlo
del suo tempo
ho un secondo.
Beffardo il destino che unisce le genti, come foglie al vento fra le mille correnti.
Ti ho seguito da lontano
Mi eri quasi indifferente
Ma hai turbato l'attenzione
Mia e di molta altra gente.
Sei riuscito a penetrare
Senza chiedere il permesso
Le regioni e i continenti
Con lo stupro del tuo sesso.
Mi hai mostrato i tuoi cimeli
Le vittorie di una guerra
Che tu stesso hai dichiarato
Sulla nostra madre terra.
Ora bussi alla mia porta
E mi sento come in gabbia
Ma riflessa nei tuoi occhi
Vedo tutta la mia rabbia,
Che nascondo in un sospiro
Per velarti la cortesia
Se devi prendere una vita
Della mia famiglia prendi la mia.
Come in altalena
così è il mio cuore
prima naufrago nel pianto
poi ubriaco del tuo amore!
Tempo infinito
arbitrio di vita
padre dei padri
senza rughe ne tarli.
Invidio i tuoi occhi
d'aver visto i miei avi,
e la tela su cui
pinterai il mio domani.
Padre mio, che con gioia mi hai portato alla vita,
e nel tuo triste dolore mi hai dovuto lasciare,
ogni giorno il mio specchio mi parla di te
del tuo volto che porto e che invecchia con me.
Il tuo amore è una piaga che mi porto nel cuore
ogni tanto nel sogno, con un grande dolore.,
per sentirti vicino, per vedermi con te,
nei momenti più belli di quando eri con me.
Mi mancano le tue braccia, il calore del tuo petto
il conforto di un problema non ancora risolto,
mi manca quel tempo che non ti ho dedicato
il vuoto che ho dentro, quel che tu mi hai lasciato.
Ma come nel cielo, vedo sempre i tuoi occhi,
così accanto a me sento ancora i tuoi passi,
e so che mi parli, e mi stai sempre accanto,
come in queste parole, come dentro il mio pianto!
Quando il silenzio del cielo
ti strapperà una lacrima.
Quando nel riflesso del tuo specchio
troverai i miei occhi.
Quando il freddo della solitudine
ti farà un po' paura.
Quando dentro nessuno troverai
Ciò che era dentro me e non hai visto mai.
Io sarò lì ancora ad aspettarti,
ti basterà cercarmi e verrò a scaldarti.
Poserò le mie mani sul tuo volto,
sfiorando le tue labbra,
e cancellerò ogni tuo dolore
in un brivido, sotto un velo di stelle.
Così capirai...
che il vero amore
non lo hai perso mai!