Ore di sere vere di solo sole; il mare che è sale e non si ferma il sudore. Amore senza amaro: la luce di un faro. Raro è come caro; si vede poco e io gioco. Fuoco. Arde, morde vibra come corde. Sentimento perché io non mento. Sento, conto il tempo, campo. In un lampo mi addentro mi scontro lo affronto. Stringo perché non fingo l'abbraccio. Bacio, mi avvicino, torno bambino. Mi batte il cuore, fragore, stringo il mio rossore. Fremo temo tremo. Ore di sere vere di solo sole. Di vita e di ardore. Colore.
Ho sentito di stelle illuminare, ho visto lune sognare, ho toccato cieli e mari, ho gustato quadri: l'odore della vita, la fatica della salita, il vino buono in gita, l'acqua salata, il participio passato "scalata", l'ansia in ascensore, una lacrima d'amore, un giorno di furore, la fuga dal rancore, il ticchettio e le ore. Poi, la solitudine come fosse similitudine della moltitudine; ancora la gratitudine di un sorriso che colora il viso, il magone di uno sguardo sia buono che bugiardo, il coraggio di affrontare e la voglia di considerare, la corazza per rimpinguare la stazza. "Ah!" Anche l'abito per fare il monaco: "ammazza!".
Il giudizioso e il giudicare, la zattera per salpare, lo specchio da arrampicare, l'ancora per atterrare. Però è bella perché c'è tanto da fare e da imparare e, comunque, è inquieta e sorprendente come il mare.
Ah! Dimenticavo... ... ho visto anche farfalle volare.
Ti nascondi dietro le stelle, aspettando l'abbraccio del mare. Un gabbiano sta a guardare. Corre una nuvola nell'intimo celestiale e la sabbia sembra mancare. Scorrono i granelli tra le dita mentre la luce di una lanterna sembra carezzare. È la dolcezza del sale.
Tutto ciò che ci rimane passerà sarà eternità. Di acqua e di fuoco, di ossigeno e di anidride carbonica, di gas, di liquido o di solido, di sole e di tempesta, di certezza. Tutto ciò che ci rimane passerà sarà eternità. Un volo sulla terra e una passeggiata in cielo, radenti per sentire il vero. Un battito e un magone, tra felicità e dolore nell'incedere delle ore. Un sogno ancora aperto sotto un tetto. Tra le stelle, sulla luna, un tuffo su una nuvola. Una mano, una contorsione di braccia, un bacio in uno sguardo e sentire ciò che sarà, seppur passerà. Eternità.
Cosa vuoi che sia un colore? È una carezza d'immagini, un soffio di pensieri, un ricordo. È un palpito di fantasia, una sorpresa di magia, un magone di...
Cosa vuoi che sia un colore? È la gioia di un gioco, la rima di una musica, la sfumatura di un istante. È un senso, forse anche un verso, una direzione.
Cosa vuoi che sia un colore? Se fosse rosso, blu o giallo ma anche se fosse nero, grigio o verde.
Cosa vuoi che sia un colore? È la luce di un sorriso, la dolcezza di uno sguardo, il palpito di un'anima. È uno/uno di noi/e noi/ siamo/ quell'uno.
Le stelle. Vedo un oceano di lacrime brillare, vedo una primavera di cuori pulsare, vedo un'onda di umori arrivare, sento un profumo di anime luccicare, sento un vento di emozioni spirare, sento l'ebbrezza del tempo passare,
sento la vita.
La luce e il buio, il bianco e il nero, il "chiaro" e lo "scuro".
Accarezzo l'emozione dell'essere, tra un sasso puntiforme e una nuvola colorata, tra granelli di sabbia ambrata e una farfalla "dannata", tra la gioia di un sorriso e le orme di un viso, tra una carezza fatale e il gusto del sale, tra una parola scandita e un urlo di vita.
Le stelle: le vedo volare come un aquilone sul mare, le vedo navigare come anime e salpare, le vedo cingersi come abbracci, stringersi come lacci.
Le stelle: le vedo cadere e rialzarsi, essere e, poi, fermarsi.
Sono curiose le stelle. Sono un segreto da custodire, un pensiero da dire, un motivo per "odiare" e un altro per amare.
Se fosse vero che il cuore pulsa ma non sempre "irrora"; se fosse vero che il cervello elabora ma non sempre "illumina"; se fosse vero che il collo sostiene ma non sempre "gira"; se fosse vero che le spalle proteggono ma non sempre "difendono"; se fosse vero che le braccia si allungano ma non sempre si "flettono"; se fosse vero che le mani stringono ma non sempre "colgono"; se fosse vero che il busto appare ma non sempre è; se fosse vero che le gambe sopportano ma non sempre corrono; se fosse vero che i piedi poggiano ma non sempre aderiscono...
Un petalo vola come le ali di una farfalla, portato dal vento delle sensazioni, accarezzato dalla luce delle emozioni, riscaldato dal calore dell'umanità.
Un petalo non è il fiore bensì rende il fiore.
Un petalo è una carezza, un abbraccio, una parola.
Un petalo è un semplice soffio, un sospiro, uno sguardo.
Un petalo è gusto, tatto, udito.
Un petalo è ciò che è stato, ciò che è e ciò che sarà.
Un petalo sono io, sei tu, siamo noi.
Un petalo è libertà, rispetto, coraggio.
Un petalo è coscienza, diligenza, conoscenza.
Un petalo è l'aridità che diviene fertilità, è la rabbia che diviene dolcezza, è l'odio che diviene amore.
Un petalo è, semplicemente, un petalo ma può divenire un fiore.
Se mai un giorno dovessi tornare nella tua pienezza, dovessi illuminare nella tua dolcezza, dovessi sfiorare quel desiderio che sono io.
Se mai un giorno dovessi concederti al palpito sconosciuto, schiuderti come una rosa, divenire petalo.
Se mai un giorno dovessi riscoprire il chiarore dell’alba mentre, delicata, accarezza il tuo volto o dovessi sentire il soffio soffice del vento che abbraccia i tuoi capelli.
Se mai un giorno dovessi accorgerti di me mentre i miei occhi nascosti guardano te.