Non temere,
il desiderio non è peccato,
un respiro non è mai inquietante,
mentre questa notte
cede il passo alla follia.
Non c'è peccato su due corpi che giacciono
e si perdono su note di
infiniti desideri,
e fugaci sogni.
Poggio su sabbia labbra di miele.
Sarà solo un bacio passeggero,
un glorioso guerriero,
dove il silenzio è l'incanto del mare. Diventa passione
Tu, dolce errore dei miei sensi
custodisci gli eterni istanti,
lascia che questo bacio sfiori sabbia fina
per poi riprender vita
su labbra fiorite.
Su una timida onda che di questo mare
fa casa.
Capire in un lampo,
che non hai certezza
ma che possiedi la mia pelle.
Disseta la tua volontà,
porta tutto in questo mio cuore piccolo
ma che Ama in quantità,
Allontana la paura,
che da qui si può ancora credere.
Lacrima mia
scendi, e cadi sul palmo della mia mano.
Perché tu sei gemma,
preziosa più di me.
Bacio il sole
danzo nel vento,
e su i gradini di casa
racconto il mio silenzio.
Sanno di rumore
le parole ripetute,
anche quelle trattenute
su aliti lenti.
Mentre le farfalle
non fanno rumore.
Bacio il sole
danzo nel vento,
e su i gradini di casa
racconto il mio silenzio.
Sanno di rumore
le parole ripetute,
anche quelle trattenute
su aliti lenti.
Mentre le farfalle
non fanno rumore.
Cantami una canzone
che mi arrivi all'orecchio,
mentre tenue si fa il mio respiro.
C'è chi ascolta le cicali a mezza sera,
chi fugge dalle ombre,
chi canta la vita.
E poi tu,
che guardi dai vetri sporchi
di una sera vuota,
dove radici morte e petali secchi
Lasciano aride terre.
Ascoltami dentro
Poesia,
perché l'amore vuole
desideri forti, e mani a pugno chiuso
dove anche questo giorno
Mi propone,
l'ultimo tramonto.
Sarai ancora lì
quando i miei occhi sveleranno un segreto?
Quando dovrai fare la conta
dei pezzi scomposti
di quello che rimane di me?
Sarai sempre lì
quando mi vedrai morire al mondo
per nascerti dentro?
Perché sarà quello che ti chiedo:
e se non sarai lì,
io non sarò più
se non nella morte.
Sarò nei sorrisi che ti accarezzano,
ma che mai,
ti ameranno come me.
Ogni tuo sogno apparterrà a me,
nascosto trà notti fugaci
dove cercherai l'alba
perché farò meno male.
Sarò la tua dannazione,
La gioia, la solitudine e la quiete,
che terrai in un pugno chiuso per non perdere.
Mi vorrai,
come tua forza, tua fragilità,
In un ombra che segue i tuoi passi.
Avrai paura di me, e mi cercherai,
per poi non guardarmi
come quell'uomo
che implora il desiderio della mia carne
dopo che avrai tradito quel Dio
a cui avevi promesso di non cercarmi.
Mi cercherai quando
la tua arida anima chiede aiuto
e il tuo corpo impotente
soffre il dolore.
Avresti dovuto gridare il mio nome
quando la mia anima, non era stanca,
e le tue mute parole
non erano pugnali al cuore.
Mi troverai in un angolo del cuore
fra labbra tremanti
trattenute da mani pesanti.
Sarò li...
ad aspettare perché prima o poi
mi saprai trovare,
Tra il verso di una poesia
e la tua curiosità di sapere l'autore.
Lo farai per caso,
senza pensare che nell'impossibile,
l'amore sa regnare.
Mi tiene legato alla terra questo desiderio d'amore.
Lei, nei miei occhi
quel odore acerbo di DONNA,
quel carnale desiderio che solo lei sa dare.
Lei, la ragione di questa vita,
la notte sveglia,
la corda sfiorata,
le mature parole,
il delirio dei sensi.
La ragione che si posa sulle labbra,
affamata e mai sazia.
Mi tiene legato alla vita,
questa Donna
arriva al pensiero,
e si posa sul desiderio.
E so, che amarla è l'ultima cosa che voglio fare in questa vita.
L'attrazione rapisce corpi nudi,
alimentandosi dell'armonia
di una costellazione astrale.
Le forme, i gesti,
quei ritratti che si cercano a vicenda.
Se sono sogni,
Se sono paure,
Se sono follie e mete,
di figure che affollano l'anima.
Oppure, solo amanti nel desiderio
che uniscono un solo punto
in un cielo infinito.
E diviene un solo equilibrio
che si rivela a l'eros.