Erano in tanti e poi sono partiti avean nel cuore tutti una speranza fuggivan dalla morte e son saliti a bordo dei barconi dei migranti.
Erano in tanti e avevano paura nei loro sguardi mesti si leggeva: non più la guerra, ripudio alla tortura ma libertà per mare sui natanti!
Erano in tanti e nulla portaan seco se non quanto imprimeva nel ricordo come più lunga scia tant'era l'eco di quei lamenti tristi ed assordanti.
Erano in tanti e l'uno addòsso all'altro in spazi angusti e macilenti in volto un sacco avean con un po' d'acqua dentro senza più pane ma lungi dai rimpianti.
Erano in tanti e forse avean già scelto la sorte infausta di un lugubre destino: meglio rischiar la vita in mare aperto che uccisi da una guerra mai in declino.
In terre lontane lontani ricordi riecheggiano ancora le voci ai racconti che uomini in gloria di fama e valore avean per la pace raccolto l'amore.
L'amore dei saggi l'amore dei giusti in brama perenne degli uomini illustri cui stirpe in infamia di odio e rancore avea della guerra inflitto il dolore.
Dolore dei vivi dolore dei morti nel viso consunto dal pianto pè i torti di quei che la guerra avean scelto di fare in onta alla pace nel fuoco del male.