Non c'è riposo per l'anima mia,
non c'è posto alcuno,
se non fra le tue braccia!
Mi lacera il petto
spietata solitudine!
Un fiele inverno
questa primavera,
respiro la brezza
profumata dei fiori
e ingoio
la solitudine
col tuo bacio
in tasca!
Passa il rosso tramonto,
si avvicina la luce di un sogno!
Chi può arrestare l'alba?
Così nessuno impedirà
alle mie labbra di salpare
sulle tue, e le mie mani
di aggrapparsi ai tuoi fianchi!
Trepidante attesa,
questa sera le stelle
grideranno il tuo amore,
la lieve brezza di primavera
soffierà sui corpi stanchi,
stanchi di aspettare!
Quella fiamma
focolare dell'anima mia
l'hai spenta!
Il vento della tua freddezza,
è soffiato
improvvisamente,
congelando
le mie emozioni,
in ricordi
che svaniscono
come ombre,
ombre smascherate
da luce,
luce di verità!
Adesso che vivo
ibernato in un gelo
d'inquietudine,
ove il corpo
trafitto
esonda dolore
ho capito
a mio danno
quanto sia doloroso
l'amore!
Son apparse le stelle
al calar della notte,
le guardo e ti
penso
non siamo vicini,
i corpi distanti
come pianeti,
le anime no
sono in catene!
E ora
che mi sei vicina
attraversando
con passo di danza
la mia anima
impietrita nell'omaggiarti,
la voce si è spenta
e ingoio le parole,
t'abbraccio in silenzio
e gia mi basti!
Accarezzero' le tue brune gote,
sfiorero' la tua lunga chioma nera.
Ti sollevero' delicatamente
come una coppa di vino rosso!
E ti berro'
fino all'ultima goccia
ai piedi di questa luna piena!
Tu non ci sei
ed io vivo
di ciò che non ho!
Io e la quiete
attendiamo
il fragore dei tuoi passi.
Sconfiggerò la tristezza
coi ricordi più belli,
da ciò pulseranno
immortali emozioni;
ad alleviare la tua assenza
sarà la tua presenza
radicata nell'anima mia!
Fugace questa nostra
armonia.
Tra gioia e dolore
inverno e primavera
noi insieme
trasformiamo d'immenso
ogni attimo
immersi nei prati fioriti.
con lunghi intervalli di baci.
Accarezzandoci delicatamente,
mani nelle mani,
labbra sulle labbra,
a riprenderci emozioni
dimendicate,
anime intrecciate
in sinfonie di passione,
amandoci
silenziosamente,
perdutamente,
nell'ombra della notte
lasciando fluire il tempo
senza misurarlo!
Angelica la tua voce
penetra fino al midollo
l'anima mia vibra
come fogliame al vento!
Angustia nelle mie labbra
priva dei tuoi baci,
della tua marmorea pelle
nulla sò,
a spiegarla sono i sogni
lì le mie mani levigano
il tuo ogni tuo ignoto poro!
Al risveglio come un incubo:
le mie mani come legate
a bramar i tuoi fianchi,
e per me non c'è quiete
né sonno,
ma solo turbamento.
Tu la mia dolce inquietudine!