Poesie di Davide Rosso

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Genova

Sopra le case resta l'ombra

e mentre loro entravano nello snodo,
accovacciati sui guanciali degli abitacoli,
dopo ore di focacce e linimenti,
canti, bronci, lui (esso) laggiù/lassù -
ancora lontano, ancora altissimo -,
strideva, si apriva delicatamente,
fino alla violenza, ci pensava seriamente
accozzaglia dopo accozzaglia,
ricordato da tutto il tempo,
da tutte le voci richiamato indietro,

quasi ponderando
il loro arrivo, il transito
che deve averlo inasprito,
ripugnante inanimato va
oltre il taglio della struttura,
tenue vacillare di sistemi,
retaggio e finezza,
simbolo che attacca,
svela il suo mistero,
la sua molle intimità,
dirompendosi in un pianto
di milioni infinitesimali lacrime

il cui sogno è il miraggio
di sollevare il mondo,
benedirlo per se stesso,
riaverlo indietro, rifarsi,
ergersi e inginocchiarsi
al servizio del cammino,
per i flutti dell'andirivieni,
per il parlottio della maretta,
declino dopo declino...
Davide Rosso
Composta giovedì 16 agosto 2018
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    E torno,
    torno alle tue mani,

    al cappotto della veglia
    e allo stile della tredicesima ( "... ti hanno
    sfigurato, arso vivo, vero?" ), torno
    all'industria delle pupille e delle asticelle
    seminate nel buio, solo

    a rischiarare una debolezza
    fatta veste, o ticchettio di qualcosa di incandescente,
    a scadere, a perdersi
    nel marasma che si chiuderà
    intorno a te, intorno a noi. Oltre tutto,

    la tua radice è un'arteria temporale,
    un pasto frugale
    che acuisce le ultime moltitudini,

    e poi, al mattino, ne sono iniettate
    altre generazioni, altre cesure
    sono già acqua,
    già mente
    la volontà che ti, ci esilia.
    Davide Rosso
    Composta giovedì 4 gennaio 2018
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      Lei contrasta le unioni,
      riceve soltanto i detti celesti,
      non c'è una fraseologia,
      accade come sempre,
      la fine è la carità di un circo,
      la carta di un passo riparato,

      ma abitiamo una terra
      meravigliosa, piena
      di autoclavi, istantanee,
      le sole tenere code del tempo.

      Dovremo approfondire.
      Davide Rosso
      Composta mercoledì 6 dicembre 2017
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