Queste parole non ti arriveranno mai. Sono incise sulla carta da mano stanca che la notte non trova riposo. Pensa a te. Volontà... no, destino. Sono incise in un cuore stanco di sperare nell'impossibile stanco di essere fratello di una mente di sogni irrealizzabili. Sogni belli come te. Sono creatura di maggio sono piccola anima diversa che crede tutto abbia un senso anche il dolore che è sintomo di cambiamento. Sono anima d'altri tempi che aspira al romanticismo... che aspira a te non per quel che fai non per dove vivi o per quel che hai ma per le tue labbra: donami le tue labbra e me ne andrò ti lascerò in pace a vivere una vita, che vorrei mia ma così non è. Donami i tuoi occhi caldi e la seta morbida della tua nuca e me ne andrò da questa terra per scoprirne altre da vivere con te. Divieni vagabondo, o solo... umano fra gli uomini ed io ti amerò per sempre.
Credimi... se io solo sapessi dove cercare una risposta ci andrei. Sciocca e stupida è colei che crede nelle fiabe ignorante e ottusa è colei che già crede di conoscerti colei che ti insegue con la sola forza della sua ingenua mente colei che viaggerebbe nella tua dorata terra se solo, in un momento di luce non si rendesse conto che tutte le genti riderebbero di lei. E così percorre pensosa quella strada, che è la sua vita e credimi... se solo io sapessi che quella strada è anche la tua più leggiadramente io, la percorrerei.
Ciò che mi conduce a te è il destino, o solo fantasia. Si intrecciano indissolubili in una nube di sabbia e di tormento. Mi interrogo e non comprendo poi analizzo e ti trovo. Io credo nel destino che tesse ed unisce la mia vita alla tua... E se fosse fantasia? Così io credo nel destino ... e negli Dei...
Io sento voci di gente passata io sento voci nell'antica musica che li accompagnarono ed io, che sono sangue del loro sangue piango delle loro disgrazie e gioisco dei loro successi. Io subisco il fascino di antichi gentiluomini: sedotta e abbandonata. Io ho impresse negli occhi: sete colorate lussuosi abiti semplici lini. Io vivo qui ma in realtà... ... abito con loro...
Vivo attendendo qualcosa qualcosa di cui non sono ... a conoscenza perché la conoscenza è l'essere della vita e della vita io son ricca ... e me la giocherei a dadi per saper cosa attendo. Attendo, forse, l'uomo ed il suo più caro figlio o forse no forse aspetto solo l'antitesi ... della vita con le sue paure ed il buio che invece è luce la luce dell'attesa: quella che io attendo.
Fa sempre un po' male indossare certi abiti è un po' come rivivere certe emozioni è come se tu potessi per un attimo tornare da me. Incipriare il delicato viso stendere la scintillante polvere dello stesso colore del mare come quel giorno quando ancora non sapevo cosa mi avrebbe riservato il tanto vicino futuro. Fa sempre un po' male... è quasi come un rito nella speranza sedendomi sulla calda pietra di rivederti dietro di me. Ma qui non c'è pietra tanto calda come quella tanto calda come te... E così affido le mie pene a questa opaca carta e ad altre... che sulle ali degli Dei percorreranno miglia e miglia nella speranza di giungere a te.
Non riesco che pensare a te: non vivo più la mia esistenza è un continuo pensiero che scavalca monti e confini per cercarti ovunque tu sia. Sei stato raggio di sole nel grigio di una tempesta. Sei stato raggio di sole che filtra fra le nubi e poi scompare per far spazio al triste. Ora tutto è più vuoto di prima. Non ti rivedrò mai più... mai è solo una parola sono solo tre lettere che scavano nel cuore. Un cuore che non può che pregare di dimenticarti presto, anche se, appena chiudo gli occhi ti rivedo così: con la tua mano tesa verso me ed io che mi avvicino al tuo dolce corpo...
Chi mi consiglia di mollare non ha mai amato. Chi mi dice che non ne vale la pena non sa cosa ora provo... Forse non è più nemmeno desiderio, affetto, passione, tenerezza è solo amore o... disperazione. È come se le sorti fossero già decise ed io, ignara, sognassi ancora. È la terribile verità che bussa alla mia porta ed io: stupida fingo di non sentire. Allora prendimi morte nella stagione delle foglie cadenti ma che sia vera morte dell'anima e non solo dolore. Il dolore fa male la morte fa dimenticare... e cancella gioie e tristezze e spazza via te: splendido astro idealizzato.
Perché ora è tutto così chiaro? Perché ai miei occhi è tutto disperazione? Forse non è colpa tua... o mia... Certe cose non se ne vanno restano... non importa che siano belle o brutte restano... Eliminerò Norimberga, cancellerò Lei e terrò solo le cose belle: serberò nel cuore il calore del tuo corpo vicino al mio conserverò le parole dolci ed i dolci sorrisi gelosamente difenderò dal tempo che tutto cancella il ricordo della mia mano nella tua. Così sarà anche se, ancora, certe notti appena prima di abbandonare le mie pene ad Orfeo mi torna alla mente Lei e con Lei... : l'angoscia me se tu potessi essere qui, forse tutto verrebbe bruciato dalla passione che è in me...
Dove sei amore mio? No, quello non sei tu... non ha gli stessi tuoi occhi non ha il tuo profumo è avvolto in una nuvola grigia mentre tu splendevi, amore dolce nella beltà dei tuoi anni migliori nel candore della tua ingenuità. Dov'è il ragazzo che mi stringeva dolce, forte, caldo in quel giorno tanto vicino e tanto lontano? Lontano... perché non esiste più. Ripenso al vero te... e mi strazio il ricordo è come miele prima di ripiombare pesantemente nel terribile reale. E tornano alla mente poesie, canzoni, parole d'amore a chi le donerò? Ora sulla tua anima giace tristemente una lapide in un angolo trovano posto delle candide rose te le ho portate io...