Poesie di Dimitri De Nardin

Magazziniere/Motociclista/Lettore/Uomo, nato giovedì 11 marzo 1976 a Feltre (Belluno) (Italia)
Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi e in Racconti.

Scritta da: monster
È la mente che annega in troppo spazio.
E con lei i miei gesti quasi appesi,
nella costante esitazione esibita
di un secondo perfetto mai raggiunto.
Manca il movente ad un delitto autoinflitto
e soprattutto il coraggio di restringere il campo
e godere del tempo nei frammenti brevi.
Siamo semi fertili sparsi alla rinfusa dal vento,
rotolati e confusi tra sassi e cemento.
Dimitri De Nardin
Composta domenica 31 agosto 2008
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: monster
    Stringo al petto fogli nuovi
    respirandone a fondo l'odore,
    ne assorbo il candore, la loro innocenza,
    la verginità sommessa.
    Spingo in fondo risonanze residue,
    assorbo anch'esse...
    So che ne scorgerò il riflesso,
    so che ne spargerò nel tempo che mi accoglie,
    so che intaccherò una verginità provvisoria, volatile.
    So che stringerò fogli esausti. Un giorno...
    Dimitri De Nardin
    Composta sabato 27 marzo 2010
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: monster
      Le frequenze disturbate di una vita in divenire mi scompongono e ricompongono un tracciato dai confini labili...
      le mille sfumature a cui presto lo sguardo si disperdono per poi rapprendersi, svaniscono per poi tornarmi ad invadere i sensi.
      La vita è di volta in volta una linea sinuosa, una spirale, una traccia
      distesa...
      Ora so che non esistono traguardi verso i quali inerpicare le braccia,
      ma solo la coscienza di un equilibrio esatto... la fluidità di un percorso
      levigato dal mio passo...
      Ma nuovamente il tutto sembra confondersi ed inesorabilmente tornare
      a confondermi.
      Mi chiedo, ora, quale ispirazione allora possa indurre l'acqua d'un fiume a raggiungere il mare, solo per poi continuare a sbattere a riva...
      e ancora perché, seduto su questa stessa riva, non riesca a fare a meno
      di raccogliere un pugno di sabbia, lasciarlo scomparire tra le dita... per poi raccoglierlo ancora.
      Dimitri De Nardin
      Composta giovedì 18 marzo 2010
      Vota la poesia: Commenta