Le migliori poesie di Don Juan

Nato a Cosenza (Italia)
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Scritta da: Don Juan
È strano.
È strano quello che succede tra noi.
Sei lontana e vorrei averti,
sei vicina e mi incanto ad ogni tuo sospiro,
sei mia e il cuore gela ad ogni istante in più.
Non so cosa sia quello che ci lega e che ci separa,
non so se il futuro incrocerà i nostri passi,
ma sento il bisogno di chiederti una cosa:
portami alla luce della tua vita,
dammi un sogno in cui credere,
dammi una speranza da crescere.
Ho bisogno di respirare amore per poter
continuare a vivere questa vità così strana,
non posso continuare a bere lacrime amare
e piangere in silenzio ad ogni luna.
Ho bisogno del tuo aiuto,
ho bisogno dell'amore che puoi darmi,
e te lo chiedo qui,
inginocchio davanti a milioni di stelle,
aiutami ad uscire da questo tunnel,
non voglio promesse,
non voglio audaci disegni del futuro,
voglio solo sapere che il presente sarà nostro.
Don Juan
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    Scritta da: Don Juan
    Si può chiamare ancora notte
    quell'oscuro manto che non ha più luna,
    quel cielo senza stelle ormai?
    Si può chiamare ancora rosa
    quel fiore spoglio e scuro
    che oscilla stanco al vento?
    È ancora un uomo
    quell'uomo che non ha più sogni,
    che non ha più radici,
    che non vede più la luce del sole?
    Quell'uomo che vaga morto
    nella terra dei vivi,
    quell'uomo che nelle mani stringe
    una vita sconclusionata
    cercando un chiodo cui fissarla?
    Don Juan
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      Scritta da: Don Juan
      L'ho giurato al sole che t'avrei amata,
      senza dubbi ed incertezze, senza condizione alcuna,
      l'ho giurato alla luna e miliardi di stelle
      eran testimoni silenziose di quanto era vero,
      l'ho giurato a me stesso che mai più
      avrei riaperto gli occhi altrove,
      perché bastavi alla mia vita
      e saresti bastata per cento vite
      ed altre cento ancora.
      Ma anche il fiore più bello appassisce un giorno,
      anche la giornata migliore finisce,
      anche la favola più bella ha una fine.
      Ma quanti Principi smarriscono la via?
      Quanti audaci cavalieri finiscono per
      perdersi nell'intricato gioco dell'amore?
      Quanti trovano il coraggio
      di rattoppare uno sbiadito mantello
      azzurro e riprendere il galoppo?
      Don Juan
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        Scritta da: Don Juan
        Per potersi rialzare bisogna realmente cadere,
        è necessario toccare il fondo
        e trovare un punto fermo per far leva
        per rimettersi sulle proprie gambe,
        è necessario farsi male per poter guarire.
        L'ho imparato cadendo, sanguinando,
        piangendo e poi ridendo istericamente,
        ho imparato a non mollare dopo aver mollato,
        ho imparato a smettere di piangere dopo aver pianto,
        ho imparato ad apprezzare la vita
        dopo averla odiata e maledetta,
        ho imparato cosa vuol dire amare
        dopo aver smesso di credere nell'amore.
        Ho imparato tanto,
        sono anche cambiato tanto:
        sono una persona diversa,
        un po' migliore, tanto peggiore,
        ma comunque diversa.
        Non ho la presunzione di insegnare la vita,
        non ne avrei neanche le capacità,
        ma posso garantire a chiunque me lo chieda
        che per capire quanto sia orrenda e meravigliosa la vita
        è necessario provare, vivere, soffrire, piangere e maledire.
        Don Juan
        Composta giovedì 30 settembre 2010
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          Scritta da: Don Juan
          Affondare nei ricordi,
          rimescolare i sensi
          e perdersi in un respiro,
          ascoltare il frastuono e lo stridere
          incessante di pensieri spigolosi
          e frenare il cuore all'improvviso.
          Tremano le mani e bruciano le lacrime
          amare che scendono giù a rovesciare
          e stravolgere inconsistenti
          castelli di carta accatastati
          su un cumulo di false certezze.
          Scivolare senza appigli,
          senza un filo di voce per implorare
          qualcuno, qualcosa, chiunque, qualunque cosa.
          Fiamme quasi spente anneriscono
          e lentamente muoiono,
          cieli tersi si velano di terrore,
          anime stanche si accasciano.
          Don Juan
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            Scritta da: Don Juan
            Quando la solitudine diventa rabbia,
            e le notti diventano eterne
            ogni mattino è una nuova condanna,
            ogni respiro è una maledizione.
            Passa il tempo e lascio indietro
            la felicità di esserci ancora,
            cresce il vuoto e crescerà
            ad ogni luna cui urlerò contro.
            Corro instabile su invisibili fili,
            mi aggrappo alle rovine e scopro lividi
            che ormai non fanno male ma scortano
            i pensieri lì dove ho sotterrato
            l'ultimo giorno felice,
            l'ultimo respiro sensato.
            Don Juan
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              Scritta da: Don Juan
              Come granelli di sabbia bagnata
              il profumo della notte si attacca sulla pelle,
              brucia la carne di un'ardente passione
              che trova pace solo nelle labbra roventi
              di un'amante senza veli.
              Irresistibile tentatrice,
              incantevole peccato che non si può evitare,
              dolore che diventa ormai piacere,
              soffia sulla brace e riaccendi il fuoco
              che vento rapido spense
              senza curar se fosse vita o morte.
              Don Juan
              Composta lunedì 20 luglio 2009
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                Scritta da: Don Juan
                Gocciola lento il veleno
                di chi soffre in silenzio,
                ghiaccia e s'immobilizza
                ad un palmo dal cuore,
                quanto basta per soffocarlo
                e chiuder le porte al sole.
                Strappa e dilania le carni
                chi d'amore è abbandonato,
                urla e corre senza fiato
                perso tra le piaghe
                di un invisibile tormento.
                Tieni duro gladiatore
                che la belva morde senza freno,
                stringi i denti e lotta ancora
                che la presa stringe meno
                se le guardi dentro
                e azzanni il cuore.
                Don Juan
                Composta lunedì 3 agosto 2009
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                  Scritta da: Don Juan
                  Spargeva petali sul cuore,
                  scriveva parole e le posava nel vento,
                  le lanciava a chi sapeva coglierle e tenerle strette,
                  dipingeva sogni e li profumava d'amore,
                  pulsava forte ed ora giace immobile, incapace,
                  come animale ferito che non ha più
                  voglia di correre ma solo lasciar stare ed aspettare,
                  aspettare che qualcosa cambi,
                  che il sole torni a riscaldare.
                  Don Juan
                  Composta domenica 17 gennaio 2010
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                    Scritta da: Don Juan
                    Strada che corre,
                    pensieri veloci,
                    un cuore che batte.
                    Un treno e una valigia,
                    due biglietti e una speranza
                    a farmi compagnia.
                    Corro da te perché
                    ho bisogno dei tuoi occhi,
                    corro da te perché
                    ho bisogno delle tue mani,
                    corro da te perché
                    ho bisogno delle tue labbra,
                    del tuo calore, del tuo essere donna,
                    di dirti che t'amo e sentirlo veramente.
                    Non dire mai per sempre,
                    non dire mai domani,
                    ma vivimi oggi,
                    lasciati vivere oggi
                    e l'eternità sarà nostra.
                    Don Juan
                    Composta lunedì 4 ottobre 2010
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