Sulle labbra ho scritte parole troppo sbiadite per essere lette, troppo fievoli per essere udite. Trattengo un urlo da tempo soffocato nella mia gola stanca di ingoiare sentenze troppo aspre. Sulle orecchie ho scritte frasi che troppo spesso vengono ascoltate, troppo spesso trascurate ed ignorate. Gli ingenui vivono costruendo pensieri utopici e desiderando una realtà ideale, mentre gli sporchi corrompono i sistemi ed uccidono i giusti che lottano per creare un mondo migliore. Ed i deboli passano accanto senza parlare attaccati dall'omertà della paura di far la stessa fine di chi invece è riuscito a dare fiato alle proprie parole.
Non vale la pena di continuare a volare, dispiegare le ali e lasciarsi andare, voglio continuare a cadere ed a farmi accarezzare dal tempo.
Sono davvero importanti le stelle?
Quando tutto odora di rotto, inizio a chiedermi quando inizierà a piovere sui marciapiedi bagnati dal mio pensiero, nelle pozzanghere insidiose tra i miei piedi.
È davvero così bella la luna?
Risento ancora il sapore del bruciato risalire per la mia lingua e di nuovo riconosco l'amore e l'importanza che il silenzio a volte regala.
È davvero così immenso il cielo?
Certe notti basta solo passarle fissando l'oscurità per accorgersi che lo spazio può attendere, perché è inutile iniziare a desiderare se non si sa cosa la vita ti ha già dato...
Così tante cose da dire, ma nessuna di cui valga la pena parlare. Lingua smorzata su movimenti desiderati, parole pensate e mai pronunciate, errori da cancellare...
C'è una possibilità di redimersi?
E mentre vedo i pensieri sovrapporsi, affiora in me il desiderio del silenzio...
Ed un giorno guarderò alle mie spalle un passato lontano e dimenticato. Un album di foto sbiadite impolverato dal grigio dell'atmosfera. Abbandonato su un angolo di un tavolino al centro di una stanza da pareti incolori. Celato da montagne di libri. E come un puzzle ricostruirò i pezzi di un'immensa fotografia di emozioni confuse ai rimpianti delle persone che furono miei amici in quegli anni così distanti che mi hanno portato alla deriva in una spiaggia deserta e sola, in un mare vuoto di acqua, riempito da lacrime di sale. Nei giorni che verranno rifiuterò la gente che mi circonda e insiste nel darmi amore. Perché non ne ho più bisogno. E io ti renderò unica alla mia anima. Affinché il rieccheggiare del tuo nome nella mia testa dipinga solo il tuo viso come i miei occhi lo hanno fotografato.
E ci riabbracciamo di nuovo, però domani sarai comunque distante come prima. Ma vivo ogni notte nella speranza che mi si presti un'alba diversa, da iniziare con un abbraccio e niente formali saluti che nascondono ciò che io provo per te. Come stagioni vivo senza fermarmi il freddo della tua assenza ed il calore del tuo abbraccio.
Voglio essere il cofanetto dove nascondi tutti i tuoi sogni, il diario dove scrivi tutte le tue giornate, la coperta con la quale ti copri dal freddo, il tuo braccio per sollevarti da ogni sforzo, la tua mente per aiutarti in ogni gesto, il rumore dei tuoi passi per sempre gioire del tuo arrivo, le tue lacrime per poter scivolare sul tuo viso e consolarti nei momenti difficili, il tuo specchio per poterti vedere la mattina, con i capelli arruffati e l'aria assonnata.
Ma sopprattutto vorrei essere la tua anima per non lasciarti mai e così renderti immortale.
Tu che bussi alla porta di tutti, che doni la pace dopo la guerra che viviamo, che cancelli i nostri dolori e con essi i ricordi della gente a noi cara che si cura della nostra vita e della nostra morte. Non voglio sentire i tuoi passi spezzare il rumore del vivere finché non pregherò perché essi vengano a cullare il mio sonno. Ed allora ti chiederò: "Accoglimi tra le tue braccia e donami il più grande dei doni. L'Eterno Silenzio. "
Dipingerò il tuo viso sui soffitti di ogni camera, sulla faccia della gente, su ogni mio pensiero, su ogni mio perdono pronunciato, tra le stelle di una notte nera, sulla nebbia che oscura la mia vita, su ogni mio sogno, sui ciottoli della strada, sui cartelloni pubblicitari, sui fogli di giornale, sulla superficie dell'acqua, sulle cortecce degli alberi, sul pavimento degli aeroporti, su ogni fiore della primavera, su ogni canzone d'amore, su ogni goccia di pioggia, su ogni alito di vento, con colori indelebili donatimi dall'emozione di amare davvero, per ricordare a tutti quanto ti amo, per chiederti scusa di ogni mio sbaglio imperdonato, per vederti ogni giorno e in ogni dove, per non farmi dimenticare da te, per passare anche solo un'ora perso insieme a te tra le nostre fantasie, per sorridere scioccamente tra me vagando nei miei ricordi, per farti cantare ancora un po' riempiendo il silenzio dell'atmosfera che mi circonda, per presentarmi alle porte del paradiso e scusarmi con Dio perché ho dato tutto ciò che potevo dare a te e per lui invece non è rimasto niente, per strapparti un'altra risata, per farti arrossire di nuovo, per poterti riabbracciare, per risvegliare gli amanti che da tempo hanno dimenticato perché amano, per rendere speciale ogni tuo giorno, per fare arrivare prima l'Estate, per non stare fermo con le mani nelle mani mentre tu ti allontani da me, per dirti che non sono nessuno d'importante, ma che comunque per te cercherò di essere qualcuno, per farti brillare gli occhi, per rendere il mondo felice, per cancellare la violenza di chi non ha la fortuna di riuscire ad amare, per sconfiggere le tue paure più forti, rendermi il tuo scudo e la tua spada ed insieme affrontare le difficoltà, per parlare per ore ed ore della nostra storia d'amore, per fa notare alla natura stessa quanto tu sia fantastica ed unica. Perché tu lo sei davvero ed io ti amo davvero.
Se avessi saputo che era l'ultima volta che ti avrei vista avrei fotografato i lineamenti del tuo viso ogni tuo gesto, ogni tuo sorriso. Se avessi saputo che era l'ultimo bacio non avrei mai smesso di sfiorarti le labbra.