Scritta da: Francesco Sannino
in Poesie (Poesie catartiche)
Sento.
Sento le tue mani sul mio corpo,
sento le tue maniu sul mio viso,
sento le tue mani sulle mie labbra...
Che due maroni la mosca cieca!
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Sento le tue mani sul mio corpo,
sento le tue maniu sul mio viso,
sento le tue mani sulle mie labbra...
Che due maroni la mosca cieca!
È l'alba e guardi il mare.
È il tramonte e guardi il mare.
È notte e guardi il mare...
Povero Robinson.
Mentre mi parli
non riesco a guardarti negli occhi senza abbassare lo sguardo...
Amore... rimettiti le mutande.
Amico mio, ti sei fatto la barba
ti sei messo il profumo
le hai comprato dei fiori...
È la prima volta che vieni a puttane, vero !?
Ieri sera ti ho cercato tanto...
ho provato ovunque...
ma niente...
di te non c'era traccia...
sono andato a letto senza di te...
mi sentivo nudo...
e il vento passava sul mio corpo...
facendomi provare brividi di freddo...
ma dove eri finito? ...Pigiama di merda.
A quella festa c'erano uomini ricchi e famosi.
Eppure, tu guardavi me.
A quella festa c'erano uomini belli e focosi.
Eppure, tu guardavi me.
A quella festa c'erano uomini giovani e radiosi.
Eppure, tu guardavi me.
Una volta che mi capita una gnocca, è strabica!
La vedi la luna?
La prenderei per farne un diadema per te.
Le vedi le stelle? Le prenderei per farne collane per te.
Allora,
me la dai o devo distruggere l'universo?
Quando parli lasci il segno,
quando ridi lasci il segno,
con lo sguardo lasci il segno...
caro il mio Zorro, hai rotto i coglioni.
È tornata la primavera e ci ha trovati ancora qui.
Poi è arrivata l'estate e ci ha trovati ancora qui.
Poi è giunto l'autunno e ci ha trovati ancora qui.
Quindi, puntuale, è ritornato l'inverno e ci ha trovati ancora qui...
Mai visto uno sciopero dei treni così lungo!
Cinque...
Quattro...
Tre...
Due...
Uno...
Che pagella del cazzo.