Scritta da: Gaetano Toffali
in Poesie (Poesie catartiche)
Solo un uomo sa capire
Rinasce la bellezza
risorge l'allegria
al fin ti sei lavata
vecchia maglietta mia.
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Rinasce la bellezza
risorge l'allegria
al fin ti sei lavata
vecchia maglietta mia.
Gli innamorati sono come me
Che volano parole al cielo
Ai tuoi occhi alla tua bocca
Che non sanno trattenere
Il dirsi "ti amo"
Ad ogni minuto e ancora
Che chiamano al telefono
Per sentirti ancora un poco
Che vogliono e rivogliono
Sapere che ci sei
Gli innamorati sono come me
Che hanno paura adesso
a dire le parole
Dopo che il pianto
li ha sconfitti tanto
Che sentono dentro
La voglia di tornare
E hanno le parole
avare nella bocca
Gli innamorati sono come me
Che scrivono più facilmente
Che a dirlo amore
Che non sanno parlare
di fronte ai tuoi occhi
ed è un dolce strano
Il dirtelo dentro che ti amo.
Ho i sentimenti aperti
Ci sgorgano paure
Ed emozioni vecchie
Le hai fatte nuove tu
È stupido da grandi
Ma il cuore ci sta bene
Ripetere il tuo nome
Sorridere di già
Dana, che non conosco
Dana, che cosa sei?
Un attimo di sogno
O finalmente lei?
Racconterai di me
Che è stato bello intanto
Racconterai di te
Che mi hai amato tanto
Racconterai di me
Come un pavone un giorno
Racconterai di me
Come si parla in sogno
Ricorderai di me
Le notti a far l'amore
Ricorderai di me
Del gusto o dell'odore
Ricorderai di me
Il buffo e le canzoni
Ricorderai di me
Dei giorni spesso buoni.
Ti stupirai perché
Non ci credevi prima
Ti stupirai perché
Sembravi una bambina
Ti stupirai perché
Tu ci dormivi bene
Ti stupirai perché
Hai rotto le catene
Se un giorno me ne andassi
Ci fossi proprio più
Se a volte mi uccidessi
Nel cuore o anche più giù
Con un sorriso sciolto
Pensando ancora a me
diresti nel segreto
"si stava bene in te"?
Quello sguardo impossibile cerco
Piccola fiamma a incerto domani
Di intero me stesso il perso
Negli occhi che ancora mi ami
Del tempo che mangia il futuro
Le rughe dagli occhi asciugare
Un passato ceduto all'incanto
Ectoplasma dai sogni salvare
Non voglio il mio senso finito
Neppure i bei tempi andati
Ma di nuovo l'anello nel dito
Che per sì ci siam ritrovati
è un'altra sera solo di te
Scemata nel scrivermi addosso
Al baratro di quella che è
Una vita che amare non posso.
Sei il mio delitto
Sono il tuo castigo
A palpebre chiuse
Il ricordo feroce
Sciaborda la luna
Nel silenzio ti apro
Pandora mi prende
Ridendo di me
Il tempo per sempre
È un filo lontano
Raccolgo le carte
Busso a bastoni
Nel tempio di ieri
Ci prego da solo
Confesso alla vita
La gioia sei tu.
Scrivo di sera
Quando i fantasmi brillano
Iperbole ha i suoi spazi
E il ciak aspetta me
Le note si riavvolgono
Pazienti fuochi tessono
Parole con il senso
Di lieta libertà
Vorrei un pennello arancio
Per dire dell'amore
Un quattro tempi in bianco
Pulito di parole
Vorrei la creta soffice
Di un bacio che rimane
Aprire il cuore al vento
Moltiplicarne il pane
Essere poeta è un obbligo
Essere uomo un dato
Nei pensieri civetta
Hai il futuro passato.
Notte triste notte nessuna
In cielo stelle non ce n'è
Notte stanca notte barbona
Nel caldo vuoto pieno di te
Prendo la penna dolce carezza
Gli occhi chiusi parlano lenti
Adesso ti chiamo è la certezza
Di quanto lontana sei tu da qui
Notte lunga notte a passare
Notte sola notte a pensare
Per stare assieme non basta vino
I sogni bagnano piano il cuscino.
Il culo del mondo
Aveva le stelle
E strisce chiare
Su chi comandava
Ma la grisaglia
Fa più paura
Nell'ombra sorride
E ti fotte di più
Il penso d'Italia
Di poco ha sognato
Chi era contrario
Ci fa paternali
Pieno di soldi
E case a Cortina
A Porto Cervo
Si fa la sveltina
Companeros all'occhio
Anche a chiamarci
Difendersi è un delitto
La condanna è chiavarvi.
Lenti barconi assediati
Le troie aspettano fuori
Cavalli bianchi al deserto
Hanno lasciato la storia
I gomiti proteggono i bimbi
L'afrore è puzza e paura
Per la vita volteggia una moneta
Nel mare festeggiano i pesci
Il verde speranza è marcio
Di paure vendute all'incanto
In piedi sulla tua vita
Il non cedere è sola virtù.