Scrivo di sera Quando i fantasmi brillano Iperbole ha i suoi spazi E il ciak aspetta me
Le note si riavvolgono Pazienti fuochi tessono Parole con il senso Di lieta libertà
Vorrei un pennello arancio Per dire dell'amore Un quattro tempi in bianco Pulito di parole Vorrei la creta soffice Di un bacio che rimane Aprire il cuore al vento Moltiplicarne il pane
Essere poeta è un obbligo Essere uomo un dato Nei pensieri civetta Hai il futuro passato.
I fantasmi brillano: è il buio in cui i tuoi pensieri ti si presentano iperbole ha i suoi spazi: è che al buio da solo puoi fare pensieri non racchiusi in ambiti di tempo o logica ma uscire con cose iper il ciak è la partenza del film da cui il buio e la mia mente aspettano che io dia il via a dei pensieri le note musicali del silenzio e le cose note, quello che è il pensiero logico si riavvolgono per essere poi proiettate i fuochi sono le emozioni che pazienti adesso tessono la trama e escono in modo organico ed esplicito ovvero producono parole nella mente di lieta libertà il pennello arancio è che vorrei parlare d'amore in modo evidente colorato gioioso il quattro tempi è la musica: vorrei avere note anche senza parole potermi esprimere nel silenzio, spoglio e bianco la creta soffice è una cosa che costruisci e che non è finita ma ancora modellabile come l'amore che ti chiede il bacio aprire il cuore al vento è urlare la felicità all'esterno moltiplicarne il pane: è riferito al miracolo una cosa falla tante volte avere questo amore e nutrirmene un sacco e tanto e ancora essere poeta è parte di me che addirittura mi comanda da quanto è basilare uomo un dato è l'accettazione di chi e cosa sono i pensieri civetta sono duplici, quelli notturni, uccello, e quelli che ti appaiono a fare le civettuosità ovvero biricchini, hai il futuro passato è che in questi pensieri notturni, liberi, hai veramente quello che sei un passato un futuro un futuro passato che era quello un minuto fa.
Dedica:
A chi ama anche i componimenti senza rima cuore-amore-dolore.
Simone il tuo commento mi fa molto piacere, perché ha colto la "scelta" di interrompere il ritmo con un'ultima quartina che va letta come fosse un affermazione ogni riga.
Il lungo commento l'ho messo perchè a me piace capire e spesso leggo delle poesie in cui non capisco il significato o il perché di una parola. mi piacerebbe (dopo la lettura) poter avere informazioni dall'autore. questo mio desiderio, in poesie abbastanza ermetiche come questa, lo offro agli altri.
Non so tu ma io amo rileggere i componimenti e questo mi aiuta.
ancora grazie
mi è piaciuta, quasi da cantare. e anche dove la musica "si rompe", come notato da Giuseppe, a me non disturba, anzi è movimento, la rottura di un altro schema dopo quello delle rime baciate obbligate. Per questo sono d'accordo con la scelta di lasciarla com'è (non me ne voglia Giuseppe!) La spiegazione forse un po' ridondante, anch'io come klò preferisco sbagliare immaginando che capire senza sforzarmi (ma devo dire che sui pensieri civetta il commento mi è stato utile!)
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