Vento di mare
Arriva il tuo canto
Mi porta da te.
Composta giovedì 10 dicembre 2009
Vento di mare
Arriva il tuo canto
Mi porta da te.
Persa nei miei cassetti gente che mi voleva bene
recupero
ma in direzioni che non mi appartengono
le emozioni faticose della vita:
ridere tra le lacrime in bianco e nero anni '60
si ascoltava bene
ballando in apnea
poi leccando cose che si fanno da sole
sotto la tua lingua
sotto i tuoi occhi
come creando un gelato
molto più bella così ubriaca
come viziata come una ventenne incosciente
certezze pericolose
venti nuovi libri e valere allo stesso modo
valere più di me
adesso che ne ho quarantacinque
ho letto anche la parola fine
seduzione dell'ultima frase
la sconfitta di un tuo bacio
per farti voltare con occhi di sale
[due gin tonic perché il mondo non è tondo
quarantacinque fossi sulla terra
per un solo seme].
Bevo vertigini
nel nulla rinvengo dolcezze
nel nulla sempre
sostengo il mio orgasmo
infantile
e nel tuo pugno d'estate
assenzio e tremori di neonato
il giorno che avanza
scandisce noncuranze
giù
nel tempo
succhiando dai tuoi seni
minuti e secondi
(riempio la noia di ieri
con sogni di cristallo
un esercito di vetro
a presidiare il mio sonno)
così esce la vita
il suo scandalo liquido
quando
trattieni un mio germoglio
dentro te.