Scritta da: Gianluca Ambrosino
in Poesie (Poesie personali)
Il canto della luna
Farfalle
corteggiavano il sole
con un volo tubolare,
(rientranza poetica di una scia di profumo)
riflesso di inebrianti notti
e scogli,
acre volo di sale.
Brucia la gola dei canti,
i liquidi oscuri
e i nostri corpi,
incantesimo trasportato
da un rigagnolo d'acqua.
Erano lontane le valli
erano enormi le montagne,
sotto petali di indifferenza
passava l'organo del maestro.
Ricordi
la sua musica, era
la nostra culla.
Alcune note stonate
ma, le sue fanfare.
Come erano
rombanti, le sue fanfare,
erano i raggi del sole!
Oggi,
le farfalle
corteggiano il sole
con un volo tubolare
e, la Luna canta davanti al loro volare!
Commenta