Poesie di Giuseppe Buro

Brig. cc. in congedo, nato a Casapulla (Italia)
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Scritta da: Pippo54

Potrei

Potrei dirti tante cose, parlarti delle rose
dei gigli di campo, dei grilli e di cicale,
potrei scrivere di sogni appena fatti,
di quei lunghi silenzi spenti, ma non lo faccio.
Ti parlerò del tempo e di quella saetta
che squarcia l'inverno, di quel bagliore
appena passato, dei sorrisi a fior di labbra,
dei brividi a fior di pelle.
Ti porterò un fiore appena cambio pelle,
non appena farà la prima neve,
quando indosserò il maglione di lana.
Sarò attento ai segni del tempo, non
mi troverà impreparato il vento, asciugherò
le tue lacrime e i sogni troverò.
Giuseppe Buro
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    Scritta da: Pippo54

    Tra i Flutti

    Tra i flutti le foglie, sul far del giorno
    è bello non pensare a niente, fermare
    la mente, distrarsi da tutti i concetti,
    guardare lontano e poi sedersi e non
    fiatare, tenersi per mano, guardarsi
    negli occhi soltanto.
    Dimmi se il tuo è amore puro o solo
    perdenza, senza l'ascolto del vento,
    se distrai la mente da concetti astratti,
    se cambi vestito quando chiedi di me.
    Perché il silenzio sovrasta le attese e
    ti porta lontano, ferma ogni magia e
    vola via.
    Tieni le mie mani, prendi la carezza
    che tanto ti manca e respira piano
    assorbi le mia essenza prime che
    venga il freddo.
    Giuseppe Buro
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      Scritta da: Pippo54

      Tra la folla

      Vive in me il percorso del tuo corpo
      in ogni battaglia la paura si fa forte,
      nascono sospiri all'alba mentre le orme
      cambiano percorso.

      Mi siedo e medito le cose, la paura
      del giovane ragazzo che cammina
      senza meta, l'uomo che ha un
      destino nelle mani.

      Come posso curare il corpo se mi
      arriva l'arroganza, se affogo in mezza
      pozza di misera sostanza, le mie grida
      chi le sente.

      Ansimo sostanze e non temo l'unione
      delle anime, guardo il volto e abbraccio
      il corpo, frenetico è il godere tra la folla.
      Giuseppe Buro
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        Scritta da: Pippo54

        Ti Penso

        Mille querce aspettano un raggio di sole
        per illuminare le loro chiome, il giorno
        sta andando alla deriva ed ecco che una nuvola appare, sembra zucchero filato.

        Non posso contenere questa sensazione
        voglio provare un tuo bacio, un abbraccio,
        il calore e il sapore del vino lo starti vicino,
        vicino al tuo cuore nei pressi dell'orto.

        E ti penso in questo preciso momento
        io ti penso mentre tu estranei il tuo corpo,
        rifiuta la mente il fluire dei sogni, l'abbraccio
        a distanza, mentre il ghiaccio si scioglie.

        Mi distraggo un momento solo per saperti
        lontano, ma poi durante il giorno ti penso,
        e come se il pensarti fosse l'amarti, l'averti,
        i miei occhi non dicono il falso, sei bella.
        Giuseppe Buro
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