Scritta da: Pippo54
in Poesie (Poesie d'amore)
Scrivimi con un pezzo di legno
intinto nella scodella dei tuoi sogni,
torna pure all'essenza, resterò qui
per appagare i tuoi bisogni.
Composta martedì 7 febbraio 2017
Scrivimi con un pezzo di legno
intinto nella scodella dei tuoi sogni,
torna pure all'essenza, resterò qui
per appagare i tuoi bisogni.
Rompi i veli dell'infinito, fammi fremere
questa notte, tra mille carezze feline,
mentre i nostri corpi giocano, si animano
e poi si amano.
S'apparta e riflette, studia le mosse,
piange e poi ride, fa mille pensieri,
ti viene vicino t'accarezza le mani,
diventa normale... la pazienza.
M'appartai un solo momento non ebbi contezza
del tempo, di quel rumore costante era il vento
cruento che mosse le foglie e graffiò i silenzi.
La nostalgia avanza repentina
tra i viali di oleandri ai confini delle siepi
non si ode nessun canto.
Allineato lungo un asse,
e q u i d i s t a n t e
sembrava un binario solitario,
ma era il binario che attraversava
città deserte e conduceva al
campo trentasei.
Quel treno era il treno della
morte, partiva senza far ritorno
un viaggio di sola andata, gli uomini,
le donne i bambini sapevano di
andare a morire.
I carnefici sembravano gentili,
ma erano assetati volevano
incenerirli perché diversi,
non era solo il popolo di Dio,
c'erano culture diverse ma uomini.