Scritta da: Jean-Paul Malfatti
in Poesie (Poesie personali)
Il pudore e l'amore
Il sole mi abbiglia;
la luna mi spoglia.
Di giorno, il pudore;
di notte, l'amore.
Composta venerdì 12 ottobre 2012
Il sole mi abbiglia;
la luna mi spoglia.
Di giorno, il pudore;
di notte, l'amore.
La mia zietta di qua
si chiama Deborà
La quell'altra di lì
si chiama Marli.
L'una ama tanto ballare,
mentre l'altra, cucinare...
Debby sa ballare come pochi,
e Marli fa invidia ai cuochi.
Se Debby parla ben il francese,
Marli lo fa col portoghese...
Son le due ziette del cuore,
a cui dono un mondo d'amore.
Debby è frutto della mente,
di questo poeta carente...
E se lei è solo virtuale,
la zia Marli è davvero reale.
Palline di sapone,
aquiloni di carta
e denti di leone
fluttuan nell'aria
attirando sorrisi
di gioia e colore
su un vasto mare
confuso col cielo.
Ho visto una lucciola,
era bella ma s'è bruciata.
Ed ora è morta!
(domanda)
Morte, ò morte,
perché mi persegui?
Sei la mia sorte?
(dubbio)
E su quel patto
che, 25 anni fa,
con te ho fatto?
(certezza)
Ti ho sentito,
e, da lontano,
t'ho anche visto!
(chimera)
Delusa ti sentirai,
perché la mi anima
tu non mai l'avrai!
(la fine)
E il corpo morirà,
ma lei, l'anima,
per sempre vivrà!
Òh Dio, Dio dei credenti,
perché tanta insistenza
nel voler convalidare
la Tua propria esistenza?
Òh dio, dio degli atei,
perché tanta insistenza
nel voler confermare
la tua irreale esistenza?
Siete entrambi coinvolti
in una guerra stupida,
meschina e insensata che
ha già fatto tanti morti.
Lasciate perder le vostre
diatribe e sforzatevi
per fare qualcosa di utile
per tutti i meno fortunati.
Fiori, vi amo!
Senza di voi
la vita non
avrebbe colori.
La vostra
dolcezza
zucchera
l'amaro dei
giorni tristi.
La vostra
tenerezza
rende la vita
meno dura
e più allegra.
I vostri
profumi e
colori intensi
m'invadono
cuore e anima.
Fiori, vi amo!
senza di voi
il mondo
sarebbe ancor
più triste.
Tra le farfalle colorate,
volavano anche le falene;
Tra le api da miele,
volavano anche le libellule.
Ali diverse che vibravano,
in voli veloci e simmetrici,
intorno agli alberi
di un bosco magico e silente.
Insetti volanti che uscivano
dai loro rifugi annunciando
l'arrivo della primavera!
Anche dagli alberi secchi
sbocciavano fiori multicolori.
Un miracolo della natura che
ad ogni primavera si ripete
davanti i miei occhi curiosi
che sorridono come stelle.
Tra inferni celestiali
e paradisi infernali,
ho percorso strade senza
un inizio né una fine,
con la testa tra le nuvole
e la fatica sulle gambe.
Tra tristi allegrie
ed allegre tristezze,
ho litigato e fatto pace
con angeli malvagi
ed angelici demoni,
senza guardare dietro.
Tra dolori di felicità
e sorrisi di amarezza,
ho fatto dei duelli contro
dei, diavoli e me stesso.
Ho vinto battaglie perdute
e perso quelle già vinte.
Tra certezze dubbiose
e dubbi incrollabili,
ho scoperto false verità
e menzogne veridiche.
Ed è proprio per questo
e molto altro che oggi...
sono dolce come il fiele
ed amaro come il miele.
Il vento soffiava tra i rami;
Sospiri seguiti da gemiti
rompevano il mistico silenzio.
Le ginocchia tremavano forte,
ma la curiosità m'incoraggiava
ad avvicinarmi a quell'albero.
Io, come un'ombra, pian piano
mi muovevo verso quei rumori.
Troppa paura? Si! Non lo nego!
Faccia a faccia con l'albero;
un sacco di domande in testa.
Chi erano? Che cosa facevano?
Un ragazzo baciava una ragazza
e le toccava le parti intime.
Sorpresa! Li riconosco subito!
Lui, il mio cugino preferito;
Lei, la sua cugina più grande.
Fra invidia e gelosia, piango!
Ero piccolo... ne avevo circa sette,
ma la gelosia già la conoscevo.
Non invidiavo il mio cugino,
ma invece la sua fortunata lei.
Volevo sol essere al suo posto,
per poter essere baciato da lui.