Giorni e mesi ad aspettare, mesi ed anni a disperare, A sperare che qualcuno si ricordi del nessuno. Un amico, un conoscente... ma purtroppo non c'è niente né nessuno, e mai sarà qualcheduno per lui, là.
Ma è inutile parlare... lui è un semplice giullare, pronto a entrare a una battuta e a subir la ricaduta nell'abisso, in un momento, sempre con grande sgomento. E perdendo nuovamente tutto e nulla, nulla e niente.
Sconosciuto e solitario, nel suo velo millenario, sconosciuto a tutti quanti agli assenti ed agli astanti. Nei suoi panni di nessuno solo, senza mai qualcuno. E scampa alla monotonia sol facendo... di poesia...
Questo cuore pulsa e gli occhi arrossano amore. E non c'è pace nemmeno nell'ombra di un fiore. Questo cuore stringe alla gola, e la mia anima no, non vola. È un dolore straziante, che ri prende sano e ti lascia delirante. Tutta questa è disperazione, tolgo la maschera sperando in un futuro migliore.
È proprio strana la vita. Si sta male. Si sta male.
Poi quando non sei preparato... ti viene in mente un'idea che, seppur banale, ti stuzzica la fantasia.
E vai a letto volentieri. Come se avessi in cuore un nuovo progetto.
E poi... dormire. Quanto è favoloso dormire e svegliarsi il giorno dopo, respirare, e per quei pochi istanti non ricordarsi niente. Te ne stai lì, in quelle lenzuola calde, imbambolato dal sonno.
E non ricordi un bel niente...
Insomma, potrebbe esser caduto il mondo il giorno prima, ma nella testa non ti ronza niente eccetto il sonno che hai appena spezzato e che ancora fa sentire il suo eco...
Fantastico suono...
C'è la felicità... e la tranquillità... e la speranza in un nuovo giorno in quel suono che non suona ma che si fa sentire.
Liberami da questo essere... Manda via da questo cuore le ombre, da questa mente gli spettri, da questi occhi i ricordi. Basterebbe un sorriso, basterebbe il tuo viso, basterebbero le tue mani. E non avrei più paura del domani.
Struggenti immagini che passano per questi occhi... Occhi, labbra e parole amate...
E non bastano mille e mille lacrime a riempir questo vuoto che in me cresce a dismisura... E non bastano silenzi a colmare il dolore creatosi.
A capo chino cammino...
A passo lento contro il mio destino, a ricordar scene passate, a sognar su scene future...
A piangere su tutta la vita bevuta a gran sorsi fino ad ora...
Che queste lacrime puliscano la mia anima, che queste lacrime puliscano il mio cuore, che queste lacrime puliscano la mia mente, che queste maledette lacrime cambino il mondo... perché così è troppo duro per esser vissuto.
Troppo piccoli e indifesi per questo mondo... Guardami... guardaci... A dirci ti amo... stretti in un solo abbraccio, un attimo sacro... Guardami... guardaci...
Guardami e salvami, dì quel che devi dire... ora che non fa più paura... Guardami amore... guardami e ama... Guardaci amore... guardaci e sogna... Guarda... non più con gli occhi ma col cuore, non più il mio viso ma la mia anima. Spogliami... spogliami tutto... il cuore, il cervello, l'animo... il corpo.
È una vita che ti aspetto... ora che sei qui non voglio perdermi un sol attimo con te. Ora che sei qui coglierò l'attimo, ogni attimo perduto ora lo coglierò... star con te è un così prezioso presente che solo assaporarlo rende vivi... divini... intoccabili. E mi sento un Dio... giuro, un Dio. Guardami... guardaci... Troppo deboli per questo mondo... ma che importa? Bastiamo noi... il resto andrà da sè... e non resterà giorno tranquillo, senza problemi, ma andrà bene così, è un prezzo ragionevole pur di avere te.
Tutto è ragionevole pur di averti... tutto è ragionavole pur di poterti amare. E quel ti amo... ah... se potessi risentirlo mille e mille volte io lo farei, mi ci addormenterei la notte e risveglierei il mattino. Risuona nella mia mente... risona tutto... E tocco il cielo con un Dio, fin lassù... dove finisce il cielo... e inizia un altro mondo, il nostro.