Quando finisce l'amore ti manca l'aria nel cuore sei forte solo a urlare non ti basta sprofondare né il mondo detestare nemmeno avere la sua carne. Nulla rimane se spegni la luce solo amare lacrime che bruciano Gli occhi pungono come spilli La vita è una casa sul fiume è una foglia che alza il vento e sparisce in un momento La vita s'arrotola in un istante e perdi tutto come al poker Non ti resta che guardare il sole Ascoltare il vento nel suo silenzio cerca, la primavera i fiori ardono e aspettano il tuo amore.
Distesa come la duna di un deserto su lenzuola immacolate come il latte Dagli abissi del tuo corpo acerbo carne da ardere per queste mie mani Ti ammiravo nel silenzio che pungeva come cicche di sigarette smorzavo ogni respiro mi bagnavo le labbra con la vista non potevo resisterti, non volevo Avrei profanato ogni cancello per aprire la tua porta, quella porta Una madonna distesa su pampini di glicini dalla finestra sentivo odor di pelle nuda inebriata di calore scivolava sulla seta Maledetto il mio destino che mi fa sentir bambino un giglio troppo giovane mi ha preso l'anima Mi pungo il cuore per non sentir dolore briciole di sale mi bruciano le ciglia e spengo il fuoco che arde nel braciere riempio l'attesa come cera sulle mani tu batti gli occhi nel silenzio e taci.
Donne al sole come una beffa incenerite nel fossato da rozze mani dall'aspro odore Accecate da spine che vendono la vita che nulla vale Calpestate come aiuole Amaro è il conto da pagare senza sconto mentre luccica la vita è aspra Capolavori di donne che valgono diamanti Il mondo ha il loro volto tenero e selvaggio come gatte innamorate nel cesto il cuore di fragole mature sempre pronte ad essere mangiate dai finti diamanti di questo mondo infame.
farfalle su gigli che fanno l'amore corpi di muschio grazia nel vento rime di perle nel fondo anime bianche come latte aureole diamantate ingannate ma adorate Crudele il suo destino nel vento ad imbrunire i palpiti di vita Rima su rima la pelle diventa ruga la mano diventa ragno ma l'incanto non si nega Acqua che disseta l'arsa gola del poeta ansia eterna senza pace sorrisi che salvano i dolori La vita non affanna se i canti appagano le spoglie La tua abbagliante forza acquieta il cuore mio che non teme morte non teme te se m'abbandoni ma teme il tuo abbandono.
Questa notte spiego le ali e volo, taglio come lama l'ammantata aria che impotente cede senza opporsi. Un'argentea scia illumina la notte e resto sospeso come per incanto.
Delicati sbuffi diffondono i respiri violini di poesie sprigionano rime risvegliano angeli dai sonni ancestrali fondono i sogni e illusioni di vita, lamenti di occhi in silenziosi pianti.
Volteggio tra nuvole a boccioli come farfalla su petali d'amore in attesa che nevica polvere d'oro moltitudini di silenzi come arcobaleni compongono musiche che nessuno ascolta.
Evanescente festa con zampilli di luce sciorinano indissolubili profumi nell'aria come spuma marina leggera sostanza che copre il sogno sprazzi di luce trafiggono le pupille.
Ciò che brilla non solo arde, è visione ammagliante dei sogni e prima che l'aurora svergini la notte deraglio e m'areno su sabbie dorate rapito dai suoni dei violini del mare
faville senz'anse m'allagano i sogni che notte...!
Batto forte le dita al pianoforte per fargli male, per farmi male. Tremano i cristalli e le pareti al cuore Le lacrime cadono sopra i tasti Domani il sole asciugherà ogni cosa e nessuno si accorgerà di me.
Potessero i miei baci come cera colarti in bocca il miele che ho nel cuore Aprirti l'anima con un'onda di respiro e dissolvere l'aspro odor delle paure Ammatassarti i capelli in un mantice di raso e dell'amaro farne un debole ricordo da consumare sul braciere fino a cenere Potessero i miei pennelli dipingerti come affresco alle mie pareti interne e passare ore ad ammirarti Liberarti come rondine in cerca di primavera Potessi annodarmi alla tua pelle come alla barca un'ancora e remare e stremare impazzito del tuo profumo Bella e folle amante hai rapito mente e incanto Pungerti lo spirito e berti come acqua di deserto Cieca è la follia che si mangia l'amore e la ragione Ammansire quelle fredde notti disperate quando il cercarmi diventa pane per sfamarti Resisterti è dolore, come droga devo averti e consumarti.