Quando a árvore dos poemas não dà poemas, Seus galhos se contorcem todos como mãos de enterrados vivos, Os galhos desnudos, ressecos, sem o perdão de Deus! E, depois, meu Deus, essa lenta procissão de almas retirantes... De vez em quando uma tomba, exausta à beira do caminho, Porque ninguém lhe chega ao lábio o frescor de cântaro, a doçura de fruto que poderia haver num poema. Maldita a geração sem poetas que deixa as almas seguirem seguirem como animais em estúpida migração! Quando a árvore dos poemas não dà poemas, Qual serà o destino das almas?
Quando l'albero delle poesie non dà poesie, I suoi rami si contorcono tutti, come le mani di sepolti vivi, Rami nudi, rinsecchiti, senza il perdono di Dio! E poi, mio Dio, quella lenta processione di anime emigranti... Di tanto in tanto una cade, sfinita, sul ciglio della strada, Perché nessuno le reca al labbro la frescura di brocca d'acqua, La dolcezza di frutto che potrebbe esserci in una poesia. Maledetta generazione senza poeti che lascia le anime incamminarsi, Incamminarsi come animali in stupida migrazione! Quando l'albero delle poesie non dà poesie, Quale sarà il destino delle anime?
A rua è um rio de passos e de vozes, um rio terrível que me vai levando, mas estou sò, como se està na infância... ou quando a morte vai se aproximando... No ar, agora, que distante aroma? Decerto eu sem saber pensei em ti... E um vôo de andorinha na distância è a minha saudade que eu te mando. Mas tudo, nesse tumultuoso rio, não fica nunca ao fundo da lembrança como no seio azul de uma redoma... Tudo se afasta nessa correnteza onde uma flor, às vezes, fica presa e um claro riso sobre as águas dança!
La strada è un fiume di passi e di voci, un terribile fiume che mi porta, ma sono solo, come si è nell'infanzia... o quando la morte si va avvicinando... Nell'aria, ora, che distante aroma? Certo senza saperlo ti ho pensata... E una rondine che vola in lontananza è la mia nostalgia che io ti mando. Ma tutto, in questo fiume tumultuoso, non resta mai al fondo del ricordo come guardato sotto una campana... E tutto se ne va nella corrente dove un fiore, alle volte, resta preso e un chiaro riso sulle acque danza!
È segundo por segundo Que vai o tempo medindo Todas as coisas do mundo Num sò tic-tac, em suma, Hà tanta monotonia Que atè a felicidade, Como goteira num balde, Cansa, aborrece, enfastia... E a própria dor quem diria? A própria dor acostuma. E vão se revezando, assim, Dia e noite, sol e bruma... E isto afinal não cansa? Jà não hà gosto e desgosto Quando è prevista a mudança. Ai que vida! Ainda bem que tudo acaba... Ai que vida tão comprida... Se não houvesse a morte, Maria, ' Eu me matava!
È secondo per secondo Che il tempo va misurando Tutte le cose del mondo In un solo tic-tac, insomma C'è tanta monotonia Che anche la felicità, Come gocciolìo in in secchio, Stanca, annoia, infastidisce... E lo stesso dolore, chi lo direbbe? Lo stesso dolore abitua. E così si vanno alternando Giorno e notte, sole e bruma... E questo alla fine non stanca? Non c'è più piacere o disgusto Se il cambiamento è previsto. Ahi che vita! Meno male che tutto finisce... Ahi che vita tanto lunga... Se non ci fosse la morte, Maria, Mi ammazzerei!
E a gente se põe a dizer inquietamente qualquer coisa, qualquer coisa, seja o que for, desde a corriqueira dúvida sobre se chove ou não chove até a tua dúvida metafísica, Hamleto!
E, por todo o sempre, enquanto a gente fala, fala, fala o silencio escuta... e cala.
IL SILENZIO
C'è un grande silenzio che è sempre in ascolto...
Per questo ci mettiamo a dire inquietamente una cosa qualsiasi, una cosa qualsiasi, qualunque sia, dal dubbio triviale se pioverà o no fino al tuo dubbio metafisico, Amleto!
E per tutto il sempre, mentre la gente parla, parla, parla... il silenzio ascolta... e tace.
Sulla stessa pietra si trovano, secondo la tradizione popolare, una stella per quando si nasce, una croce per quando si muore. Ma quanti qui riposano devono correggerci così: "Mettetemi una croce all'inizio e la luce della stella alla fine!"
No silêncio terrível do Cosmos Hà de ficar uma última lâmpada acesa Mas tão baça Tão pobre Que eu procurarei, às cegas, por entre os papéis revoltos, Pelo fundo dos armários, Pelo assoalho, onde estarão fugindo imundas ratazanas, O pequeno crucifixo de prata -O pequenino, o milagroso crucifixo de prata que tu me deste um dia Preso a uma fita preta. E por ele os meus lábios convulsos chorarão Viciosos do divino contato da prata fria... Da prata clara, silenciosa, divinamente fria – morta! E então a derradeira luz se apagarà de todo...
Nel silenzio terribile del cosmo Rimarrà un'ultima lampada accesa Ma così fioca Così povera Che io cercherò, alla cieca, tra le carte rimestate, Nel fondo degli armadi, Nel solaio, dove fuggiranno immondi ratti, Il piccolo crocifisso d'argento, Il minuto, miracoloso crocifisso d'argento che mi desti un giorno Legato a un nastro nero E per lui le mie labbra convulse piangeranno Avide del divino contatto dell'argento freddo... Dell'argento chiaro, silenzioso, divinamente freddo - morto! E allora quell'ultima luce si spegnerà del tutto...
Ho chiuso gli occhi per non vederti e la mia bocca per non parlare E dai miei occhi chiusi sono scese lacrime che non ho asciugato, e dalla mia bocca chiusa sono nati sussurri e parole mute che ti ho ho dedicato. L'amore è quando le persone vivono l'uno nell'altro.
As coisas que não conseguem ser olvidadas continuam acontecendo. Sentimo-las como da primeira vez, sentimo-las fora do tempo, nesse mundo do sempre onde as datas não datam. Sò no mundo do nunca existem lápides... Que importa se – depois de tudo – tenha "ela" partido, casado, mudado, sumido, esquecido, enganado, ou que quer que te haja feito, em suma? Tiveste uma parte da sua vida que foi sò tua e, esta, ela jamais a poderà passar de ti para ninguém. Hà bens inalienáveis, hà certos momentos que, ao contrário do que pensas, fazem parte da tua vida presente e não do teu passado. E abrem-se no teu sorriso mesmo quando, deslembrado deles, estiveres sorrindo a outras coisas. Ah, nem queiras saber o quanto deves à ingrata criatura... A thing of beauty is a joy for ever disse, hà cento e muitos anos, um poeta inglês que não conseguiu morrer. "
Un'allegria per sempre
Le cose che non riescono ad essere dimenticate continuano a succedere. Le sentiamo come la prima volta, le sentiamo fuori dal tempo, in quel mondo del sempre dove le date non datano. Solo nel mondo del mai esistono lapidi. Che importa, dopotutto, che" lei" sia partita, sposata, cambiata, scomparsa, abbia dimenticato, ti abbia ingannato, o qualunque altra cosa che ti abbia fatto, insomma? Hai avuto una parte della sua vita che è stata solo tua, e, questa, lei non potrà mai passarla da te a nessun altro. Ci sono beni inalienabili, ci sono momenti che, al contrario di quel che pensi, fanno parte della tua vita presente e non del tuo passato. E si aprono nel tuo sorriso anche quando, dimentico di loro, starai sorridendo ad altre cose. Ah, non cercare neanche di sapere quanto devi all'ingrata creatura... A thing of beauty is a joy for ever, disse, cento e molti anni fa, un poeta inglese che non riuscì a morire.
Não me deixem ir tão sò, Tão sò, transido de frio... Eu quero um renque de vozes Por toda a margem do rio! Como alguém que adormecendo E umas vozes escutando, Nem soubesse que as ouvia, Nem soubesse que as ouvia Ou se as estava sonhando, Eu quero um renque de vozes Por toda a margem do rio: Vozes de amigo calor Na lenta e escura descida Como lanternas de cor E aonde mais longe eu me for (Quanto mais longe da vida!) A borboleta perdida Da tua voz, pobre amor...
Altra canzone
Non lasciatemi andare tanto solo, Tanto solo, intirizzito di freddo... Io voglio un filare di voci Per tutta la riva del fiume! Come uno che addormentandosi E delle voci ascoltando, Neanche sapesse di udirle, Neanche sapesse di udirle O se le stava sognando: Voci di amico calore Nella lenta e oscura discesa Come lanterne colorate E dove sarò più distante (Quanto più distante dalla vita!) La farfalla smarrita Della tua voce, povero amore...