Poesie di Mário Quintana

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Scritta da: Desafinado64

A árvore dos poemas / L'albero delle poesie

Quando a árvore dos poemas não dà poemas,
Seus galhos se contorcem todos como mãos de enterrados vivos,
Os galhos desnudos, ressecos, sem o perdão de Deus!
E, depois, meu Deus, essa lenta procissão de almas retirantes...
De vez em quando uma tomba, exausta à beira do caminho,
Porque ninguém lhe chega ao lábio o frescor de cântaro,
a doçura de fruto que poderia haver num poema.
Maldita a geração sem poetas que deixa as almas seguirem
seguirem como animais em estúpida migração!
Quando a árvore dos poemas não dà poemas,
Qual serà o destino das almas?

Quando l'albero delle poesie non dà poesie,
I suoi rami si contorcono tutti, come le mani
di sepolti vivi,
Rami nudi, rinsecchiti, senza il perdono
di Dio!
E poi, mio Dio, quella lenta processione di anime
emigranti...
Di tanto in tanto una cade, sfinita, sul ciglio
della strada,
Perché nessuno le reca al labbro la frescura di
brocca d'acqua,
La dolcezza di frutto che potrebbe esserci in una poesia.
Maledetta generazione senza poeti che lascia
le anime incamminarsi,
Incamminarsi come animali in stupida migrazione!
Quando l'albero delle poesie non dà poesie,
Quale sarà il destino delle anime?
Mário Quintana
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    Scritta da: Desafinado64

    A Rua (La strada)

    A rua è um rio de passos e de vozes,
    um rio terrível que me vai levando,
    mas estou sò, como se està na infância...
    ou quando a morte vai se aproximando...
    No ar, agora, que distante aroma?
    Decerto eu sem saber pensei em ti...
    E um vôo de andorinha na distância
    è a minha saudade que eu te mando.
    Mas tudo, nesse tumultuoso rio,
    não fica nunca ao fundo da lembrança
    como no seio azul de uma redoma...
    Tudo se afasta nessa correnteza
    onde uma flor, às vezes, fica presa
    e um claro riso sobre as águas dança!


    La strada è un fiume di passi e di voci,
    un terribile fiume che mi porta,
    ma sono solo, come si è nell'infanzia...
    o quando la morte si va avvicinando...
    Nell'aria, ora, che distante aroma?
    Certo senza saperlo ti ho pensata...
    E una rondine che vola in lontananza
    è la mia nostalgia che io ti mando.
    Ma tutto, in questo fiume tumultuoso,
    non resta mai al fondo del ricordo
    come guardato sotto una campana...
    E tutto se ne va nella corrente
    dove un fiore, alle volte, resta preso
    e un chiaro riso sulle acque danza!
    Mário Quintana
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      Scritta da: Desafinado64

      Monotonia

      È segundo por segundo
      Que vai o tempo medindo
      Todas as coisas do mundo
      Num sò tic-tac, em suma,
      Hà tanta monotonia
      Que atè a felicidade,
      Como goteira num balde,
      Cansa, aborrece, enfastia...
      E a própria dor quem diria?
      A própria dor acostuma.
      E vão se revezando, assim,
      Dia e noite, sol e bruma...
      E isto afinal não cansa?
      Jà não hà gosto e desgosto
      Quando è prevista a mudança.
      Ai que vida!
      Ainda bem que tudo acaba...
      Ai que vida tão comprida...
      Se não houvesse a morte, Maria, '
      Eu me matava!

      È secondo per secondo
      Che il tempo va misurando
      Tutte le cose del mondo
      In un solo tic-tac, insomma
      C'è tanta monotonia
      Che anche la felicità,
      Come gocciolìo in in secchio,
      Stanca, annoia, infastidisce...
      E lo stesso dolore, chi lo direbbe?
      Lo stesso dolore abitua.
      E così si vanno alternando
      Giorno e notte, sole e bruma...
      E questo alla fine non stanca?
      Non c'è più piacere o disgusto
      Se il cambiamento è previsto.
      Ahi che vita!
      Meno male che tutto finisce...
      Ahi che vita tanto lunga...
      Se non ci fosse la morte, Maria,
      Mi ammazzerei!
      Mário Quintana
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        Scritta da: Desafinado64

        O silêncio

        Há um grande silêncio que está sempre à escuta...

        E a gente se põe a dizer inquietamente qualquer coisa,
        qualquer coisa, seja o que for,
        desde a corriqueira dúvida sobre se chove ou não chove
        até a tua dúvida metafísica, Hamleto!

        E, por todo o sempre, enquanto a gente fala, fala, fala
        o silencio escuta...
        e cala.

        IL SILENZIO

        C'è un grande silenzio che è sempre in ascolto...

        Per questo ci mettiamo a dire inquietamente una cosa qualsiasi,
        una cosa qualsiasi, qualunque sia,
        dal dubbio triviale se pioverà o no
        fino al tuo dubbio metafisico, Amleto!

        E per tutto il sempre, mentre la gente parla, parla, parla...
        il silenzio ascolta...
        e tace.
        Mário Quintana
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          Scritta da: Gabriella Stigliano

          Vita

          Non so
          cosa vogliono da me questi alberi
          questi vecchi angoli di strada
          da essere così miei solo guardandoli un istante.

          Ah! Se mi chiederanno documenti là dall'Altro Lato,
          estinte le altre memorie,
          potrò mostrare i fogli sparsi di un album di immagini:

          qui una pietra levigata, lì un cavallo immobile
          o
          una
          nuvola smarrita
          smarrita.

          Mio Dio, che modo strano di raccontare una vita!
          Mário Quintana
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            Scritta da: Desafinado64

            No silêncio terrível

            No silêncio terrível do Cosmos
            Hà de ficar uma última lâmpada acesa
            Mas tão baça
            Tão pobre
            Que eu procurarei, às cegas, por entre os papéis revoltos,
            Pelo fundo dos armários,
            Pelo assoalho, onde estarão fugindo imundas ratazanas,
            O pequeno crucifixo de prata
            -O pequenino, o milagroso crucifixo de prata que tu me deste um dia
            Preso a uma fita preta.
            E por ele os meus lábios convulsos chorarão
            Viciosos do divino contato da prata fria...
            Da prata clara, silenciosa, divinamente fria – morta!
            E então a derradeira luz se apagarà de todo...

            Nel silenzio terribile del cosmo
            Rimarrà un'ultima lampada accesa
            Ma così fioca
            Così povera
            Che io cercherò, alla cieca, tra le carte rimestate,
            Nel fondo degli armadi,
            Nel solaio, dove fuggiranno immondi ratti,
            Il piccolo crocifisso d'argento,
            Il minuto, miracoloso crocifisso d'argento che mi desti
            un giorno
            Legato a un nastro nero
            E per lui le mie labbra convulse piangeranno
            Avide del divino contatto dell'argento freddo...
            Dell'argento chiaro, silenzioso, divinamente freddo - morto!
            E allora quell'ultima luce si spegnerà del tutto...
            Mário Quintana
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              Scritta da: Desafinado64

              Uma alegria para sempre

              As coisas que não conseguem ser
              olvidadas continuam acontecendo.
              Sentimo-las como da primeira vez,
              sentimo-las fora do tempo,
              nesse mundo do sempre onde as
              datas não datam. Sò no mundo do nunca
              existem lápides... Que importa se –
              depois de tudo – tenha "ela" partido,
              casado, mudado, sumido, esquecido,
              enganado, ou que quer que te haja
              feito, em suma? Tiveste uma parte da
              sua vida que foi sò tua e, esta, ela
              jamais a poderà passar de ti para ninguém.
              Hà bens inalienáveis, hà certos momentos que,
              ao contrário do que pensas,
              fazem parte da tua vida presente
              e não do teu passado. E abrem-se no teu
              sorriso mesmo quando, deslembrado deles,
              estiveres sorrindo a outras coisas.
              Ah, nem queiras saber o quanto
              deves à ingrata criatura...
              A thing of beauty is a joy for ever
              disse, hà cento e muitos anos, um poeta
              inglês que não conseguiu morrer. "

              Un'allegria per sempre

              Le cose che non riescono ad essere
              dimenticate continuano a succedere.
              Le sentiamo come la prima volta,
              le sentiamo fuori dal tempo,
              in quel mondo del sempre dove
              le date non datano. Solo nel mondo del mai
              esistono lapidi. Che importa, dopotutto,
              che" lei" sia partita,
              sposata, cambiata, scomparsa, abbia dimenticato,
              ti abbia ingannato, o qualunque altra cosa
              che ti abbia fatto, insomma? Hai avuto una parte
              della sua vita che è stata solo tua, e, questa, lei
              non potrà mai passarla da te a nessun altro.
              Ci sono beni inalienabili, ci sono momenti che,
              al contrario di quel che pensi,
              fanno parte della tua vita presente
              e non del tuo passato. E si aprono nel tuo
              sorriso anche quando, dimentico di loro,
              starai sorridendo ad altre cose.
              Ah, non cercare neanche di sapere
              quanto devi all'ingrata creatura...
              A thing of beauty is a joy for ever,
              disse, cento e molti anni fa, un poeta
              inglese che non riuscì a morire.

              1. John Keats.
              Mário Quintana
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                Scritta da: Desafinado64
                Não me deixem ir tão sò,
                Tão sò, transido de frio...
                Eu quero um renque de vozes
                Por toda a margem do rio!
                Como alguém que adormecendo
                E umas vozes escutando,
                Nem soubesse que as ouvia,
                Nem soubesse que as ouvia
                Ou se as estava sonhando,
                Eu quero um renque de vozes
                Por toda a margem do rio:
                Vozes de amigo calor
                Na lenta e escura descida
                Como lanternas de cor
                E aonde mais longe eu me for
                (Quanto mais longe da vida!)
                A borboleta perdida
                Da tua voz, pobre amor...

                Altra canzone

                Non lasciatemi andare tanto solo,
                Tanto solo, intirizzito di freddo...
                Io voglio un filare di voci
                Per tutta la riva del fiume!
                Come uno che addormentandosi
                E delle voci ascoltando,
                Neanche sapesse di udirle,
                Neanche sapesse di udirle
                O se le stava sognando:
                Voci di amico calore
                Nella lenta e oscura discesa
                Come lanterne colorate
                E dove sarò più distante
                (Quanto più distante dalla vita!)
                La farfalla smarrita
                Della tua voce, povero amore...
                Mário Quintana
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