Voglio te che mi dormi addosso Senza cambiare posizione Per tutta la notte E quando al mattino Ti svegli e mi guardi Mi dai un bacio sulla fronte Senza dirmi nulla Ma stringendomi forte tra le braccia.
Che ti incazzi se ci metto tempo In bagno a prepararmi Che mi togli il rossetto Con i baci Dopo due minuti averlo messo.
Voglio te con le tue contraddizioni Che sommate alle mie Fanno davvero un gran casino Ma che riescono a trovare Un senso soltanto insieme.
Voglio te che non riesci a staccarmi Gli occhi di dosso Mentre siamo seduti A un tavolino di un bar Con la musica che rimbomba Nelle orecchie Tu che mi parli a un orecchio Per farti sentire meglio E tutto intorno È scomparso.
Voglio noi che in cucina Prepariamo qualcosa di buono Mentre litighiamo sulle canzoni Di Spotify che a te quasi sempre Non piacciono E io che le adoro invece Non voglio toglierle.
Voglio noi che quando siamo arrabbiati Fingiamo di non volerci Mentre ci teniamo ancora forte le mani Per non lasciarci andare.
Voglio noi che nonostante tutto Restiamo. E lo voglio oggi Ma anche domani e dopodomani E il giorno dopo ancora Lo voglio fino il resto dei miei giorni.
Metti un punto lì dove troppe volte è susseguita una virgola per paura di abbandonare per paura di lasciare andare. I punti sono indispensabili se si vuole andare avanti. Certi capitoli vanno chiusi e non riletti più.
Prendetevi cura dei vostri sogni Sempre Accarezzateli spesso Perché saranno le carezze a farli grandi
Prendetevi cura dei vostri sogni E metteteli a dormire con voi Ogni sera sul cuscino Perché hanno bisogno di tenervi vicino
Prendetevi cura dei vostri sogni Anche e soprattutto Quando vi sembreranno Piccoli e Insignificanti agli occhi altrui Perché sono quelli più importanti Quelli che hanno un bisogno immenso Di essere realizzati
Prendetevi cura dei vostri sogni E createvene sempre di nuovi Perché un cuore che sogna È un cuore che vive
E se un cuore smette di battere Di sperare Di sognare Di vivere Per ciò che vogliamo realizzare È un cuore a metà
E senza una parte di cuore Dov'è che vai sul serio?
Prendetevi cura dei vostri sogni Fatelo un po' ogni giorno Fatelo spesso Fatelo sempre
Prendetevi cura dei sogni Perché le stelle si possono toccare E le favole si possono realizzare.
Aveva gli occhi pieni Di delusioni Di bugie Di promesse sprecate
Aveva gli occhi di chi Ha versato Lacrime amare Per troppo tempo E le aveva terminate tutte
Aveva gli occhi di chi Non riusciva Più a fidarsi A trovare un motivo Per poter andare avanti Eppure Con quegli stessi occhi Sapeva guardare l'immenso E sapeva crederci fino in fondo
Aveva gli occhi di chi Ha finito tutte le lacrime E si lasciava allagare dentro In silenzio Senza far rumore Senza dar fastidio Eppure Sapeva regalare nuovi orizzonti Nuovi porti sicuri Nuovi tramonti A chi le si avvicinava
Aveva gli occhi di chi Ha guardato a lungo Un posto dal quale qualcuno Avrebbe dovuto far ritorno Ma non è tornato
Aveva gli occhi di chi Attendeva disperatamente amore E amore non ha mai ricevuto
Aveva gli occhi persi Di chi credeva in qualcosa E così me ne innamorai perdutamente.
Forse sai quando ci siamo persi? Quando abbiamo smesso di lottare, di cercarci, di sperare, di far funzionare per bene le cose. Una di queste è stata fatta male ed il resto è stato solo una tragica conseguenza. Ecco, tra queste cose riuscite male, io credo che ci siamo persi. Siamo finiti. Per far andare bene le cose ci vuole culo, ma anche tanta buona volontà. Bisogna che le cose siano fatte in due con la stessa intensità, in parti uguali. Non puoi mantenere il capo di un filo se dall'altra parte non c'è nessuno a tirare.
La felicità createvela. Non cercatela in ogni dove ma plasmatela voi, con le vostre mani non perdetevi nella sua ricerca esasperata affannata perderete solo voi e non la troverete. La felicità createvela. Non inventatela e non vedetela solo nella prima cosa che vi passa sottomano la felicità esiste ma va vista va percepita va annusata e va vissuta.
Solita routine ormai la sveglia che suona io che la spengo senza nemmeno più guardarla attendo ancora qualche minuto prima di aprire gli occhi e il primo pensiero è sempre lui "chissà se in questo momento si sta svegliando o dorme ancora. Sarebbe bello guardarlo dormire. Sarebbe bello essere lì in qualche modo." Prendo il telefono scorro sul display in cerca di una traccia un messaggio uno squillo: niente. Nemmeno stavolta. Ricomincia una nuova giornata senza troppe prospettive tanto lui ha già deciso.
Forse ho sbagliato. Forse non ci ho visto bene che poi lo sai, io sono perfino miope e quando non indosso gli occhiali è sempre tutto un gran casino sarà stato quello. Oppure è stato altro il cuore forse, lui che in queste cose non ci prende mai. Lui che a volte fa il testardo e non si ferma mai agli stop varca i confini fino a perdersi fino ad arrivare in quei posti che non saranno mai suoi davvero. Sarà stato quello. Oppure, sarò stata io che nel mio caos abitudinario ero riuscita a trovare chi sapeva mettere tutto in ordine credevo. O forse, sei stato tu con quegli occhi profondi e quel sorriso che incantano o forse le tue mani e quelle braccia grandi che sapevano stringere anche la mia anima o forse non lo so. Non lo so più eppure, assomigliavi tanto alla felicità.