Scritta da: Michele Gentile
in Poesie (Poesie personali)
Pace
Non avevo dominio
sui Signori del vento.
Sortilegi accennati
dai tiranni del silenzio
ritrovavo incisi
sulla nuda pelle.
Ingiurie
eredi di asservite labbra
lame pronte
a sferrare il castigo mortale.
Stesso sangue
stessi fiori,
lo stesso lenzuolo di stelle.
Perché mai
non issare aurore di pace?
Ladri e poeti,
muta campana
pregate ora per altri cuori,
il mio
ha imparato ad amare.
Composta venerdì 18 aprile 2014