Lacci damore, il tuo mondo. Devastami come foglie al vento. Abbraccio in un incantesimo vivere oltre la luce del tuono. "Lui fu mio" Ermetico e soave di una cronaca locale. A fior di labbra, arrivò l'autunno, oltre la vita del niente... T'amo! Irrepetibilmente come ombra di polvere di stelle l'ho vissuto ancor, questa notte un tuo abbraccio, il tuo dolor... Buon compleanno, mio dolce tesor.
Leggo sulle labbra nel respiro del silenzio, l'amore che si affretta a sbocciare, e io berrò in un angolo di cielo, la luce notturna che nel cuore si posa come diamante di stelle. Illuminami il cuore, tu che negli anni hai versato gocce di lucciole nel mio respiro di dolore. Io berrò di nuovo dai tuoi occhi Il sorriso, berrò l'amore delle tue braccia Che mi stringono con passione. Berrò gli attimi di te che respiri dentro di me!
M'investe. Avverto ancora e ancora nella gabbia del cuore l'amarezza. Anima dolente che gridi inutilmente, avrò freddo con te qui, chissà perché cercherò tenerezza così lontano! Dietro la finestra danza il vento di gelo, dove sei! I raggi di sole cercano te, investono le mie ore dolci, la mia impazienza... le parole, le mie, le tue. " Addio" Mai più mi nutrirò di te, iceberg di fiori morti. Dov'eri! Dove sei! Marsupio d'amore ho sognato, forse. Ora sei così lontano dal cuore! Respiro d'amore, respiro di te, ancora e ancora senza più te.
Dio se pensarti davvero fa male, confusa nel tempo parto, nell'attimo fuggente dell'anima dormiente. Passano i giorni re di bugie è la sostanza mutante nella notte di vetro. Io perdo le ali nella quadratura del cerchio vicino all'infinito destino. Ti prego tienimi vicino raccontami una storia, del fiume che scorre ancora, Dio torna col tuo sguardo sopra di me, perdona le mie nubi di cristallo che mi gonfiano il cuore e passano i giorni, passano gli anni, senza che Tu torni. Dove sei! Dove sono! Concedimi il perdono per queste parole fuori tono, concedimi il sorriso che è lo spruzzo di gioia che illumina il viso. Concedimi, concedimi... la vita, tu che sei dolcezza infinita.
Assettata 'ncoppaa'nà panca Nà mamma tenèmènte'e carnient sùoj. 'E faccele friccicherèlle e l'uòcchi ardit, essa cà'a voce sgargiante e 'ocòre palpitante rice - Sapite figlimijei cherè 'achiù Bèlla cosa 'achisto munno?– 'Nu' vecchio assettato vicìno'a essa, che manì trémmanti ri spònne - E' 'a gioventù catèrégne'ocòre E po' te lasse' sulo ,sulo, senza ammòre.
Sarò vento d'amore, dall'altra parte del mondo, userò le ali del cuore d'argento che tu mi doni nel frattempo, dell'addio ricordo del dono, di un abbraccio di parole che in un anno che se ne vanno! Brividi, la via dei miei passi, senza arrossire, due mani che mi stringono... Canto d'inverno il cielo di domani, foglia del vento la metamorfosi dell'innamorarsi, a senso unico, un nome... Amavo!
Cosa farei! Se fossi come l'onda del mare lunga, fuori, dal tempo. Cosa darei! Per quelle tue parole... Sinfonie di un miraggio dritto al cuore, nascosto dietro una lacrima. Notte di lucciole, la mia, tu solo, puoi tenermi stretta, mio dolce silenzio... pirata del cuore, resta con me! È così che succede! Siamo petali di stelle, cadenti, ritaglio di una fine. Dove veglia il vento del nulla. Fili di seta, che attraversano la mente, l'essenza dell'anima onnipotente. Perdonami amore dolente, dal viso spezzato da quella morte indecente.
Tu, sapore di seta, colpo finale di uno spazio vuoto, forse nero... della strada più bella... paura di non poter volare. Anima in corsa, nessun senso, a trafiggermi con immagini d'amore durante la notte. Fede, l'opera celeste, non ho che te... un amore mai nato, il profumo della vita, occhi che meno male vorrebbero rispecchiarsi in te... avevo un sogno, ora assaporo l'addio, come farfalla. Ma tu... un angelo accanto a me sei.
Cari poeti fatevi spazio, voi che all'amor tendete un abbraccio. All'illusione date uno schiaffo, non calpestate il vostro gran coraggio. Della guerra fatene scempio, con gli eri di ogni tempo. Della pace siate i testimoni con rime e dolci suoni. Dei commenti fatene ammendo, voi che siete i senza tempo. Delle critiche sappiate far tesoro, poiché negli anni riempi i cuori d'oro. Del messaggio siate i custodi del perdono dei tristi miei scritti fuori tono.