4 Linverno non entrerą dentro di noi
3 I ricordi saranno regali
2 Non ci chiederemo niente
1 C incontreremo un giorno
Quattro righe per poterti dire
grazie
per avermi invitato a ballare,
la vita č un conto alla rovescia
che non si puņ fermare .
Padre mio
grazie
per avermi ascoltato
senza che parlassi.
Padre mio
grazie
per essermi stato vicino
anche quando ero lontana.
Padre mio
grazie
per essere padre
e per avermi amato
come figlia.
L'attimo in cui ti sciogli per un sorriso,
ti arriva addosso all'improvviso.
L'attimo giusto nessuno sa quand'č,
non lo sa l'orologio e nemmeno perché.
L'attimo si presenta e batte il tempo,
e tutto ti cambia in un momento.
L'attimo capita e c'č poco da fare,
hai voglia a dire: c'č di mezzo il mare.
L'attimo prima ti sentivi sfottuto,
e poco dopo ti senti perduto.
L'attimo forse č mal capitato,
ma lo sappiamo che non č reato.
L'attimo nel quale potresti sparire o morire,
ed invece č solo la voglia di vivere.
L'attimo e sai gią che non ritorni,
ormai credi pure che esistono i sogni.
L'attimo che ti trasforma in pasta frolla,
ma vale sempre: č fesso chi molla.
Č arrivata l'estate
č arrivato il sole,
la frutta ritardata
puņ maturare.
C'č chi la conserva
nel frigo,
dicono che il freddo
mantiene meglio,
ma io
ho le idee un po' confuse
e preferisco fare
marmellata di pomodoro.
Io sono una donna impossibile
sono incastrata, sono imprendibile,
sono precisa, sono ombrosa,
sono torbida, sono trasparente,
sono tenace, sono confusa,
sono fragile, sono presente,
sono semplice, sono astrusa,
sono capace, sono niente,
sono chiara, sono nascosta,
Vengo da un soffio e
una costola rotta.
Il crepuscolo
č il tempo sospeso
sulla terra di mezzo
tra l'assenza
e la felicitą.
Signori e signore
ammirate il prossimo spettacolo
la funambola.
Mi presento,
sono io,
ormai lanciata sulla corda,
concentrata nel pił precario bilanciamento,
mentre per la prima volta in vita mia
vedo tre opzioni anziché due.
Da qui all'altro capo della sponda
c'č da applicare la filosofia dell'equilibrio
passo dopo passo.
Oppure
spiaccicarsi al suolo.
O come ultima possibilitą
imparare a volare.
Mi hanno stritolato
con catene invisibili,
fino a spezzarmi le ali,
fino a spaccarmi il cuore.
Eppure
qualcosa č rimasto,
c'č ancora qualcosa
qui.
C'č una strada
che porta lontano lontano,
in un posto che nessuno conosce.
Lą
c'č una casa
piccola piccola,
con una luce
sempre accesa.
Lģ,
proprio in fondo
nel mio cuore.
Siamo tutto e siamo niente
siamo fatti di grandi imprese
con effimere sostanze.
Siamo soli in mezzo a tanti
siamo un gioco senza fortuna
siamo stelle cadute per sbaglio.
Siamo perle da stimare
siamo occhi da incontrare
siamo sogni da svegliare.