Scritta da: Oliviero Amandola
Sopra i rami
si appoggia la luna -
cadono stelle.
Composta sabato 7 marzo 2015
Sopra i rami
si appoggia la luna -
cadono stelle.
L'essere donna sulla tua giovinezza,
l'infinito del tuo sorriso,
l'amicizia che ci stringe le mani
e si nasconde nel cuore.
Tu che dai il meglio di te in ogni tua frase,
e nei piccoli sogni che raccogli ogni giorno.
Anche oggi mi sono svegliato con la fortuna di averti vicino,
e vorrei tanto poter impedire alla tua bellezza
di perdersi nel tempo,
tra i miei desideri pronuncio il tuo nome:
Ti prego,
scrivi anche oggi di me nel tuo cuore,
non ti chiedo altro che questo,
di perderti nei miei baci che ti chiedono dolcezza,
di non lasciare svanire le mie parole nei dialoghi
e nelle loro domande,
di non rinchiudere i miei pensieri in un respiro affannato.
Lasciali liberi di volare tra noi:
Voglio rivedere i mei sguardi nei tuoi,
i miei sussurri nelle tue voci,
e voglio sentire ora il suono che mi distrae,
che non mi fa più pensare,
che non mi fa più soffrire.
Spesso ripeto sottovoce il tuo nome
fra le parole scritte nel tempo,
sulla tua pelle, che morbida,
profuma d'amore,
e nei tuoi baci, le mie attenzioni.
L'essere donna sulla tua giovinezza,
è una carezza nel profondo del cuore:
Vorresti sentirla ogni istante,
ma lei si nasconde
e si riassorbe nel sangue.
Dolce risveglio,
il profumo del caffè
sul tuo sorriso.
Ogni mattina è nuda,
e mi ruba la vita.
È bello scriverti
appena sveglio;
non ti posso vedere,
ma ti considero mia.
Come l'amore
anche il lilium si apre
se c'è calore.
Scale armoniche -
ascoltavo sognando
le cadenze del vento.
Nebbia nel porto -
le voci del mercato
fresche di pesce.
Soffio di neve -
sullo stesso cuscino
due risvegli.
Se il vento urla, tu chiamami più forte,
non lasciare naufragare la tua voce fra mille pensieri,
reclama quel suono che ti ha fatto cadere,
e se il vento soffia più forte, tu vola più in alto.
Angelo, anima mia, tu che hai vissuto una vita non ascoltata,
dove ogni decisione era solo un pretesto per nuovamente fuggire
accogli in te la felicità segreta che sa catturare e trattenere al viso il sorriso più puro.
E adagiando le tue emozioni in un nome, a gran voce,
chiamami ancora,
sia che il vento urli o che sia solo più una soffice brezza,
nella libertà che nell'ultima ora conquista ogni mente confusa,
tu liberati, e vola lontano da quella presenza mai esistita.
Vola libera chiamando forte il mio nome,
cosicché la vita tu possa dire d'averla vissuta
non solo più guardandola attraverso uno stretto spiraglio di luce,
ma sognando, ritrovando dei nostri giorni, il loro giusto valore,
e se il mondo urla fermando ogni tua scelta,
tu sappi andar oltre, e vola,
vola alto reclamando a gran voce il tuo pezzetto di cielo:
Poiché è solo nel sentirsi liberi in ogni orizzonte,
che attraverso l'immenso, si raggiunge la meta, che da sempre, arricchisce di coraggio una voce che il tempo, pian piano scandisce:
E se il vento urla, tu chiamami più forte,
poiché oltre i marosi, giace adagiandosi al sole,
il mio nome nel tuo.
Una farfalla
entra dalla finestra -
perché resti qui?