Perché animarsi in quel lungo sorriso di mare, una riscoperta dietro anime vaganti e pensanti ricordi. Ma concludere le gesta eroiche di qualche momento fa e rispolverare lacrime perse come tu fingi immemore e pensierosa di una ferita ignobile; piccoli tentativi feroci di sopravvivenza. Perché conciliarsi e ritrovarsi lungo la scia di carta velata, vicino a questa benevola gioventù, situazioni ignote mi rallegrano il cuore. Chiamarsi anima ma aspirare al terrore di questi paesaggi che ricoprono i miei pensieri. Chiamarsi vita ma conquistare velocemente il sapore della sconfitta.
Nonostante il percorso inerme, il richiamo d'avventura riconduce sulla soglia dell'ignoto È incomprensibile il suono quasi malvagio che distoglie la mia anima Una volta c'era, era l'odor della campagna, una volta c'era. Fumo nei miei occhi, ho sospirato e pianto di lontano La corsa del tempo stordisce le mie forze ho chiamato e frugato di lontano senza più ricordarsi di ricominciare.
Quando l'immagine vagabonda è entrata nella mia vita, ecco cos'è successo: ritenersi liberi ma rischiare il passato, rischiare il passato e custodire nell'anima ombre vaghe Rincorrersi e trattenersi è così che si vince la foga irrefrenabile Parlare, cantare, sorridere non è un caso inimitabile Ma voglio impadronirmi del magico segreto, non nascondetemi nel silenzio della sera. Di questo mi rimane che l'ardere infinito di stelle, l'irreprensibile volo a due senza ali. Di questo il terrore e furore si cingono tutt'uno. Mani vuote, anima persa, chiarore e passione, il tutto è vago. Quando immagino il cielo imbrunito non più discorsi di fuoco. Quando risalgo l'intimo amore non più l'incanto rimasto ignoto. Fuoco, passione, ardore il tempo di cose vaghe. Ritrovarsi a sorridere spegnere illusioni e addormentarsi.
Giorno che passi così debolmente lento eppure, fugace, ti ammiro Non risparmiarti in brevi sussulti di noia Non concederti all'incompletezza di un attimo Ritorna sui tuoi passi ed ascolta il richiamo del mondo È il mistero del guardarti arrivare È il gioco delle ombre e degli albori È il domani che esploderà in tutta la sua incompletezza.
Eccomi ad ubriacarmi di voci sconosciute il tempo cancella soffusi pensieri Ricordo di amare verità. Avevo voglia di impadronirmi di un attimo Ma ora Immagini riconducono ad una alata meraviglia. Ritrovarsi e giocare insieme Sorprendersi della sua presenza Risveglio inaudito di pensieri. Ora se qui: dolce richiamo di percezioni che riempiono incontaminate idee.
Ho ritrovato un sorriso Ho immaginato un Poeta Ho conquistato il cammino Ho rincorso il tempo, il tempo aere di ricordi Percezioni di un istante Confondersi Respirare Ultimo traguardo di vita Rievocavo così Ma tu, desiderio di follia mi ascoltavi.
Tra i colori di paesaggio tra la mistica accoglienza di un batter del cuore tra i gradini di una piccola dimora un'ultima lieta parola vagheggia di sensazioni lontane. Morire tra la gente, rinascere stupiti.
Ecco che l'aria a poco a poco si dirama le dolci luci si diffondono in un bagliore l'anima pensante ritorna a sognare intimidite terre. Ecco il segreto ritrovato di un'anima racchiusa nell'affogarsi di sensazioni. Eternamente il cielo, la terra, la voce, la vita mi ritornano così leggere all'improvviso. Mi sembra di sognare, o sto sognando? Eppure non mi ritrovo in difficili voli ansimando la chiara forza della natura mi sommerge, è dolce, si, è dolce impadronirsi di un mondo che non mi appartiene. Tutto si mescola confusamente nell'arido sorriso e negli sguardi socchiusi e abbandonati della stanza. Non sono così, il contrasto ci separa ma voglio lasciare un segno della mia esistenza. Davanti allo specchio immagini oscure e senza tempo, questo inganna il presente, il presente, il passato, connettersi all'infinito. Giocarsi gli ultimi respiri, affannosamente riposando, riposare, la conquista è vicina è una catena di immensi presagi, di eterne sensazioni: un attimo. Morire così, un tesoro da scoprire, un forziere da aprire. Vivere così, dipingere l'inarrestabile solitudine. Il fuoco si è spento, la luce si dirama ecco come ci si ritrova: sospesi all'improvviso. Fra eterne sensazioni d'infinito Fra grandi piccoli momenti di meravigliosa inquietudine.
Sapere di vita ma virtù di gioia Sapere di emozioni ma guida di un sorriso Sapere ascoltare ma continuare ad esprimere. Libera nelle distanze e negli ammonimenti parlare Parlare per non confondersi Rianimare per non morire Servire per non adulare Costruire per non abbattersi Riunire le forze per compiere prodigi.
Sotterrare l'orgoglio di una vita di schemi Aggirare l'ancora di abitudini che ti porta affondo È possibile concedere uno spazio alle ragioni di vita ma non provare a resistere Troppi discorsi mai detti troppi silenzi sciupati per poi lasciare impronte indelebili sulla pelle No, non si cambia per gioco È questo il nostro limite di ieri. Rincorrersi e raggiungersi di lontano tra nobili sentieri di controsenso Sono io che ritorno alle origini ma non provare a consolarmi Vivendo nei pensieri e nelle immagini di un bimbo nato adesso Sopportando il peso delle idee nascoste ma non sfidarsi in esse C'è bisogno di certezze per continuare a ragionare oltre ogni conquista oltre ogni opinione mal digerita. Sapevamo cambiare ai margini di una voragine Adesso concediamoci il diritto di una replica.
Lentamente ma inesorabilmente si illuminano i miei pensieri Immagini distorte e senza tempo mi riempiono l'anima. Paure represse saziano la voglia di vivere. È così che ci si addormenta dimenticandosi di volare più in alto. C'è un destino magico che mi sorprende ed io ne rimango avvolta. Sei tu, solitaria ed impaziente silenziosa e sorridente, mi hai concesso uno sguardo ed io non ho più paura.