Poesie di Rabindranath Tagore

Poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo, nato lunedì 6 maggio 1861 a Calcutta (India), morto giovedì 7 agosto 1941 a Calcutta (India)
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Scritta da: Silvana Stremiz

Sei fuori in questa notte burrascosa

Sei fuori in questa notte burrascosa
per il tuo viaggio d'amore, amico mio?
Il cielo geme come chi è disperato.
Non riesco a dormire questa notte.
Ogni tanto apro la porta
e guardo fuori nell'oscurità.
Davanti a me non vedo nulla.
Mi chiedo dove sia il tuo sentiero.

Da quale buia riva di nero fiume
da quale lontano limitare di oscura selva
per quali intricati abissi di tenebre
stai camminando per venire da me
amico mio?
Rabindranath Tagore
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    O stolto, che cerchi

    O stolto, che cerchi di portare
    te stesso sulle tue spalle!
    Mendicante, che vieni a mendicare
    alla porta della tua casa!

    Deponi ogni fardello in queste mani
    che tutto sanno sopportare,
    non voltarti mai indietro a guardare
    il passato, con rimpianto.

    Il desiderio subito spegne
    la fiamma d'ogni lampada che sfiora.
    È empio - non prendere doni
    dalle sue mani impure.
    Accetta soltanto
    quello ch'è offerto dall'amore.
    Rabindranath Tagore
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      Nubi su nubi si addensano

      Nubi su nubi si addensano
      e si fa buio.
      Amore mio, perché mi lasci tutto solo
      sulla porta ad aspettarti?

      Nei momenti più intensi del lavoro
      durante il giorno
      sto tra la gente
      ma in questo momento
      così buio e desolato
      solo in te posso sperare.
      Se non mi mostri il tuo volto
      se mi lasci qui in disparte
      non so come riuscirò a sopportare
      queste lunghe ore di pioggia.

      Osservo in lontananza
      l'oscurità del cielo
      e il mio cuore gemendo
      vaga col vento inquieto.
      Rabindranath Tagore
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        Scritta da: Elisa Iacobellis

        Al chiar di luna

        Calma, calma questo cuore agitato,
        tu, notte tranquilla di luna piena.
        Troppe gravi preoccupazioni,
        più e più volte
        gravano sul mio cuore.
        Versa tenere lacrime
        Sopra brucianti pene.
        Con i tuoi raggi argentati,
        portatori di sogno e di magia,
        morbidi come petali di loto,
        o notte, vieni, accarezza
        tutto il mio essere
        e fammi dimenticare
        tutte le mie pene.
        Rabindranath Tagore
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          Scritta da: Marilù Rossi
          Colsi il tuo fiore, oh cielo!
          Lo strinsi al cuore
          e la spina mi punse.
          Quando il giorno svanì e si fece buio,
          scopersi che il fiore era appassito
          ma il dolore era rimasto.

          Altri fiori verranno a te,
          con profumo e con fasto, oh cielo !
          Ma per me è passato
          i l tempo di cogliere fiori;
          nella notte buia non ho più la mia rosa,
          solo il dolore è rimasto.
          Rabindranath Tagore
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            Scritta da: Marilù Rossi

            Non celare il segreto del tuo cuore

            Non celare il segreto del tuo cuore,
            amico mio.
            Dillo a me, solo a me, in segreto.
            Tu che sorridi tanto gentilmente,
            sussurralo sommessamente,
            il mio cuore l'udrà,
            non le mie orecchie.

            La notte è fonda,
            la casa è silenziosa,
            i nidi degli uccelli
            son coperti di sonno.

            Dimmi tra lacrime esitanti,
            tra sorrisi titubanti,
            tra dolore e dolce vergogna,
            il segreto del tuo cuore.
            Rabindranath Tagore
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              Scritta da: Marilù Rossi

              Vita della mia vita...

              Vita della mia vita,
              sempre cercherò di conservare
              puro il mio corpo,
              sapendo che la tua carezza vivente
              mi sfiora tutte le membra.

              Sempre cercherò di allontanare
              ogni falsità dai miei pensieri,
              sapendo che tu sei la verità
              che nella mente
              mi ha acceso la luce della ragione.

              Sempre cercherò di scacciare
              ogni malvagità dal mio cuore,
              e di farvi fiorire l'amore,
              sapendo che hai la tua dimora
              nel più profondo del cuore.

              E sempre cercherò nelle mie azioni
              di rivelare te,
              sapendo che è il tuo potere
              che mi dà la forza di agire.
              Rabindranath Tagore
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                Scritta da: Marilù Rossi

                Dimmi se questo è vero, amore mio...

                Dimmi se questo è vero, amore mio,
                dimmi se questo è tutto vero.
                Quando questi occhi scagliano i loro lampi
                le oscure nubi nel tuo petto
                danno risposte tempestose.
                È vero che le mie labbra son dolci
                come il boccio del primo amore?
                Che le memorie di mesi svaniti
                di maggio indugiano nelle mie membra?
                Che la terra, come un'arpa, vibra
                di canzoni al tocco dei miei piedi?
                È poi vero che gocce di rugiada
                cadono dagli occhi della notte
                al mio apparire e la luce del giorno
                è felice quando avvolge il mio corpo?
                È vero, è vero che il tuo amore viaggiò
                per ere e mondi in cerca di me?
                Che quando finalmente mi trovasti
                il tuo secolare desiderio
                trovò una pace perfetta
                nel mio gentile parlare
                nei miei occhi e nelle mie labbra
                e nei miei capelli fluenti?
                E dimmi infine se è proprio vero
                che il mistero dell'infinito
                è scritto sulla mia piccola fronte.
                Dimmi, amor mio, se tutto questo è vero.
                Rabindranath Tagore
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                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  Quando mi comandi di cantare, il mio cuore
                  sembra scoppiare d'orgoglio
                  e fisso il tuo volto
                  e le lacrime mi riempiono gli occhi.
                  Tutto ciò che nella mia vita
                  vi è di aspro e discorde
                  si fonde in dolce armonia,
                  e la mia adorazione stende l'ali
                  come un uccello felice
                  nel suo volo a traverso il mare.
                  So che ti diletti del mio canto,
                  che soltanto come cantore
                  posso presentarmi al tuo cospetto.
                  Con l'ala distesa del mio canto
                  sfioro i tuoi piedi, che mai
                  avrei pensato di poter sfiorare.
                  Ebbro della felicità del mio canto
                  dimentico me stesso
                  e chiamo amico te
                  che sei il mio signore.
                  Rabindranath Tagore
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