Scritta da: Alan Pakistan

Poesia di niente

L'uomo camminava sempre spalle al sole
Macinava kilometri macinava parole
Kilometro dopo kilometro
Parole dopo parole
Sole dopo sole dopo sole dopo sole
Ho udito un uomo che gridava
Gridava al mondo ciò che provava
Ma il mondo passa senza vedere
Non c'è nessuno che lo stia a sentire
Ti porto dentro ovunque vado
Questo non lo puoi cambiare
Ti porto dentro ovunque vado
Non so se puoi capire
Son come vento nella sera
Son come l'alba che è sorpresa dall'arrivo della gente
Poesia di niente
l'uomo stava quasi a cadere
Vuoto intorno vuoto senza fine
Vuoto dentro, vuoto senza ritorno
Cupo ricordo di uno strano giorno
Ho visto l'uomo che gridava
Per una donna che non c'era
Ma il mondo passa senza vedere
Quell'uomo nessuno lo può sentire
Ti porto dentro ovunque vado
Questo non lo puoi cambiare
Ti porto dentro ovunque sono
Non so se puoi capire
Son come pioggia, primavera
Son come un fuoco che galleggia
Sotto la linea della gente
Poesia di niente.
Rauno Riccardo De Pasquale
Composta giovedì 31 ottobre 1996
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Alan Pakistan
    Tu hai il diritto di non parlare
    Hai il diritto di non capire
    Hai il diritto di non sapere
    Hai il diritto di non godere
    Dei frutti del tuo lavoro
    Del tempo, del tuo destino
    Dei giorni e del tuo cammino
    Tu hai il diritto di non essere vivo
    Hai il diritto allo sfruttamento
    Di te stesso e del tuo tempo
    Hai diritto all'infelicità
    Hai diritto alla povertà
    Hai diritto di essere ucciso
    Dalla guerra e dal lavoro
    Hai il diritto ad essere scacciato
    Dai paesi che ti hanno sfruttato
    Hai il diritto di non ribellarti
    Hai il diritto di non aiutarti
    Hai il diritto a non avere niente
    Di non essere presente
    Hai il diritto alle malattie
    Infezioni od epidemie
    Hai il diritto di non curarti
    Hai diritto di comprare armi
    Per uccidere i tuoi fratelli
    Hai diritto all'ipocrisia
    Di chi dice che è la sola via
    Il capitalismo col suo sviluppo
    Hai diritto ad essere distrutto
    Sul mercato dove tutto ha un prezzo
    Hai diritto ad essere truffato
    Diritto di essere dimenticato
    Hai diritto alla miseria
    All'indigenza e all'invidia.
    Rauno Riccardo De Pasquale
    Composta mercoledì 28 ottobre 1998
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Alan Pakistan

      Notte di vetri

      Sarà che le grida non giungono agli occhi
      e le immagini sono disperse dietro agli specchi
      Sarà che ogni nome è un segreto
      e ogni segreto è diverso ma poi è lo stesso
      Sarà che il mio nome ti ho detto
      Sarà che il segreto è già perso
      Dietro il sole dello sguardo tuo brillante e terso
      Sono il figlio della pioggia
      Sono il re dello stagno del cuore degli occhi
      Questo è il mio regno
      Sarà che la storia è già scritta ma ogni giorno può cambiare
      Sarà che il silenzio si può toccare e mangiare e far sanguinare
      Sarà che non c'è niente di vero accanto al mistero
      Sarà che non c'è nessuno qui accanto a bagnarmi le spalle di pianto
      Sarà che la neve ti scotta se il cuore ti ghiaccia
      Sarà un giorno diverso
      Sarà un giorno ormai perso
      Sono il figlio della pioggia
      Sono il re dello stagno del cuore degli occhi
      Questo è il mio regno
      Sarà che tu non mi guardi e non sai cosa dire
      Sarà che è troppo tardi per non farti soffrire
      Sarà un inverno diverso in questo morire
      Sarà sole avrò freddo
      Sarà pioggia e dormire
      Sarà che la terra è bagnata dalla pioggia che cade
      Sarà che la notte è già stata e più nulla ti accade
      Sono il figlio della pioggia
      Sono il re dello stagno del cuore degli occhi
      Questo è il mio regno
      Sarà quello che sento ma non lo ricordo
      Sarà che il futuro si è perso e non sa ritornare.
      Rauno Riccardo De Pasquale
      Composta lunedì 21 novembre 1994
      Vota la poesia: Commenta