Poesie di Salvatore Messina

Artista, nato domenica 6 agosto 1939 a Catania (Italia)
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Scritta da: Salvatore Messina

Animali Santi

E venne verso di te
il mestierante.
Leggero aveva il passo lento
dell'attentatore.
Ghigno malefico inquisitore
l'uomo in bianco aveva, vivisettore.
Giocoso l'accogliesti
scodinzolante
candido il manto
degli innocenti
Le mani leccasti al delinquente;
atti d'amore, questi, e d'amicizia antica.
Il bruto s'avvinghiò sul tuo mantello,
un lampo fu, una saetta:
e ti prese la libertà le carni.
Vivisettore
squallido abitante di laboratori,
di stabulari, di scantinati doloranti.
Manipolatore infame di viscere vive, palpitanti.
Fredda e ottusa è l'opera tua di morte
d'animali amici, animali santi:
scannati, segati, trapiantati, eviscerati, decerebrati,
scuoiati, bolliti, arrostiti vivi ed infine,
come il Cristo crocifissi.
Inutile si rivela il genio tuo assassino,
ricercatore del nulla, nemico dell'uomo e della tua imbecillità.
Col pane del sangue e della morte nutri i figli tuoi?
(saran vampiri! )
lugubre ricompensa dell'arte tua nefanda:
padre, barone e santità
T'acclamano governi erranti, t'incoraggia all'assassinio e ti benedice il Papa, la chiesa, gli incivili, gli ignoranti.
Mio è il disprezzo e la tua morte
Gli animali martiri, povere creature, guardano
all'amico, al santo buono.
S'affidano a Francesco, ai protezionisti
e a tutti i santi.
Salvatore Messina
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    Scritta da: Salvatore Messina

    Dei figli miei

    È sera
    con gli occhi, con la mente,
    in te sovrano ed assassino
    s'addormono i peccati
    l'infami tuoi pensieri consacrati
    dei bimbi il corpo dilaniato offeso
    eviscerato inquisito ripudiato
    il sacro latte di tua madre
    quello che hai infangato
    ma
    dei figli miei
    quelli che hai stuprato
    quale altro Dio dalla croce
    me li depone.
    Salvatore Messina
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