Quiete
Ho tenuto la tua mano
Con tutte le mie
Forze
Anelito profondo e
Levigato onice
Ho meraviglia
Della sconosciuta che sei diventata
Voce...
Celato eco del mio
Pensiero
Uguale a
Tutto ciò che
Amo_che
Amerei.
Composta lunedì 12 maggio 2014
Ho tenuto la tua mano
Con tutte le mie
Forze
Anelito profondo e
Levigato onice
Ho meraviglia
Della sconosciuta che sei diventata
Voce...
Celato eco del mio
Pensiero
Uguale a
Tutto ciò che
Amo_che
Amerei.
Vado per vicoli
perché come
gli stretti miei pensieri
sono costretto a
infinite prospettive.
L'animo si schiude in
un gelsomino notturno
e i petali sono
baci che mai
conosceranno la morte.
Ape bionda dalle
ali d'oro
sogno bianco come l'uccello nella valle
filo e perla insieme
luce e
bianca anemone
nulla è eterno
se non la
speranza.
Che la tua bellezza
non sia mai
rimpianto.
Prendi l'anima e
dalla sera al giorno
vai
incontro all'amore.
So cos'è la morte
ne ho gustato il profumo e
sentito i sapori
invadente e sinuosa
ha imposto la curva degli occhi
a quella del cuore
cerchio di orrore e dolcezza
sui campi
sulle ali degli uccelli
sul mulino delle ombre
sopra gli orizzonti
sopra ogni oltraggio
sarà mia compagna di viaggio.
Moltiplicami in
voglie e tormenti
sottraimi gli
spasmi tra le
costole
a sentir aguzze le
ossa trapassanti
passami nelle parti umide del
pensiero
ostruiscimi l'istinto
contienimi nello
straripare impellente
accoglimi come
dono trasformato
riposami sul cuore malato
sigillami il
sentire nel tuo spasmo
sfiorami di
desiderio
pervadimi di
voluttà
grondami addosso
puliscimi dalla speme
muorimi in petto
rinasci tra
i demoni del mio pensiero
annusa l'estasi del piacere
custodiscimi
violami
detergo lividi
lenisco gioie e
pene
accentuami altri mali
proteggimi dal bene
in nome d'ogni cielo che
pare inferno
apri le porte dell'ade
_uniti
nel distacco
gelo
brucio nel brivido
del freddo
divampo tra
fiamme e ghiaccio
stalattiti di fuoco e magma
ed è vulcano
la bocca
ossario di ricordi
paradiso di
speranze
sudario corpo a corpo
tenzone di diletto
_ultimi crampi
anelito d'amore
invocarlo in
gemiti
scongiurarlo
implorarlo
_e piaghe sulle
ginocchia
infine...
Con-dividimi
Tra le emozioni fibrillanti e
Le passioni soffocate
Dividimi
Nel tuo sentire unico
Biforcami
Intorno ai tremori del tuo corpo
Fammi a metà
Trasfondi
Il mio nel tuo sangue
Instilla
Le tue nelle mie lacrime
Trapianta
Il tuo dolore nel mio cuore
Fondi
La tua alla mia vita.
Tes yeux immobiles crachent
La douleur
Feu sorti de la terre qui
Incendie le mal et
La crainte
D'hommes méchants et
Malheureux qui
Profanent les rivages heureux et
De ton âme la diaphanéitè
Soleil mort et
Monotone
Étouffè qui
Sèche les fruits savoureux
De ton corps mince et
Vigoureux
Ne t'inquiète pas si
Je ne peux te donner ni
Voile ni
Vague marine ni
Tamarinier
Douleur et
Colère
D'homme aveugle qui
Ne comprend pas
La douceur de ton soufflè
Gli occhi immobili sputano
Dolore
Fuoco uscito dalla terra che
Incendia il male e
La paura
Di uomini cattivi e
Sfortunati che
Profanano lidi felici e
La tua anima diafana
Sole morto e
Monotono
Spento che
secca i frutti saporiti
Del tuo corpo sottile e
Vigoroso
Non preoccuparti se
Non posso donarti né
Vela né
Onda marina né
Tamarindi
Dolore e
Collera
D'uomo cieco che
Non capisce la dolcezza del tuo essere.
È l'assenza irreale che
fa parte di me
compagna invadente della
mia solitudine della
mia esistenza
silenzio assoluto che
non ho mai cercato che
non ho mai voluto.
Oggi
Mi accompagna il sentimento di sempre
Sempre più intenso
Mi pervade
Una mai provata sensazione di tranquillità
Di certezza
Averla ritrovata
Dopo aver temuto di averla persa
-E forse
Lo avrei meritato-
È il limite del piccolo uomo
Che spesso prevale
Che spesso
agli altri mi fa uguale
Mai più anteporrò il mio egoismo
Al suo tormento
Il mio
Al suo dolore
Jamais plus
Je le jure...