Sogni d'estasi, paesaggi d'infinito mi volto e la mia Athene è qua al mio fianco, calda e ancora sveglia, la ragione e l'amore come due ali perfette, io, il cielo di trasparenza dove mi perdo, mi abbandono e mi elevo. Mi innamoro del suo volo, e con l'abito blu cobalto io mi annetterò della nostra fusione senza più ritorno.
Il tempo si è fermato qui, con me mi sono scostata un po' più in la per farlo sedere accanto... Gli ho offerto dell'acqua fresca, della frutta e del pane croccante; mentre gli parlavo a voce bassa per non distrarlo... Ogni fiore danzava tra i leggeri sospiri del vento, le nuvole di candida mussola viaggiavano e noi ascoltavamo il ronzio dei bombi e le cicale fare festa sotto i covoni appena tagliati di erba medica. Questo silenzio di vita rattristò il tempo, che, per una volta si guardò indietro, E mi disse: ho voglia di rimanere qua, continua tu... E con un gesto delicato appoggiò sulla mia spalla il suo capo e... si addormentò.
Cosa vive dentro un silenzio le mie non parole, il mio tempo immortale il negativo di ogni mia vita sono immersa dentro un bicchiere di nero ghiaccio, al minimo calore si scioglie e trasuda quelle emozioni tenute nascoste, rapite, inferocite cercano uno spazio per essere finalmente libere. Ma cos'è la libertà? È solo, una gabbia più ampia.
Ascolto, silenzioso e tiepido questo sole che sa di pace; sei il mio accogliente Autunno un'abbraccio che sa di mosto e pioggia quella leggera, quella che non bagna. Passeggio e ti aspetto fra le tue foglie rosse e croccanti mentre l'aria profuma di nespolo in fiore ed io mi innamoro; sei la mia stagione dei sospiri.
Sono riflessi d'anima, quel lieve luccichio che brilla in lontananza, sfiora leggermente come un brivido muto, come musica solitaria all'interno del mio cuore. Lancio i miei pensieri in un lago immaginario, lasciando i loro echi danzare in cerchio, tra specchi di memoria.
Come una sirena canto per rasserenare le onde e quando la luna s'incanta di pace mi sciolgo in bruma stellare così da confondermi tra l'infinito respiro della notte.
Vivo negli spazi vuoti, tra la parola non detta e il silenzio assordante, vivo negli interstizi dell'anima dove il cielo si fa cupo e il vento frusta i miei pensieri, vivo all'ombra della grande luce tra quella linea sottile d'universo dove le stelle si vestono a lutto, ed io le consolo.
Chiudi gli occhi mia amata rimani ancora sdraiata languidamente tra i fluttui e i gabbiani eterna meraviglia chiudi gli occhi ancora e ancora assorbi il respiro del mare, attendi le premure degli aironi e i voli rosa dei fenicotteri Mia crisalide d'innocenza io so che ancora verrai lambita da azzurri firmamenti accoglierai ancora e ancora vertiginosi voli di passione. Ascolta mia Caralis la melodia sono preghiere d'amore e d'ascese esaudite solo dalle stelle. Ogni riga un raggio di luce. Adagiati ancora tra le carezze di Aristeo e le profumate euphorbie... ancora una volta sarò li a contemplar le tue gambe a la marina, le tue braccia a Stampace e Villanova mentre mi assopirò sul tuo ventre a Castello. Mia Caralis.