Io sono... l'alito di vento che si posa nel tempo, sono l'anagramma dei miei sensi ed il fluire dei miei languori più nascosti. Sono il tuo spazio e la tua prigione. Sono il profondo e l'oscurità che danzano nel nulla. L'infinito mondo dentro due sfere. Due lune, due soli dentro i miei occhi.
Cosa vive, fra i nostri passi distratti, cosa c'era nelle strade non scelte e nello sguardo perso di chi abbiamo incrociato per un attimo, condividendo con lui quell'effimero momento? Ho malinconia delle mie non scelte, delle parole piantate in gola, delle lacrime trattenute a forza. Ho dolore, per quegli addii segreti che ho affrontato da sola. Ho deciso di perdonarmi di tutto il non scelto di questa vita, nella prossima vita.
Portami accanto, tra i momenti sereni e quelli di pioggia. Portami accanto, quando credi di esserti persa. Portami accanto, quando ridi di gusto e il sole ti illumina. Portami accanto, nelle tue preghiere e speranze. Portami accanto.
Sarò la strada che ti accompagna non semplice, selvatica ma morbida e calda con sorgenti fresche che profumano di more e fiori d'acqua. Mi guarderai al tuo fianco mentre cammini e al calar del sole suonerò con le cicale e i grilli. Ti innamorerai di me senza accorgertene ad ogni tuo passo.
Sono quel che non si vede un macchinario astratto e difficile mi pongo come l'acqua, limpida e semplice ma un ticchettio interno salta fuori. Quel complicato mondo, che mi porto dentro esce con rami e radici: alcuni vanno verso il cielo, altri verso le profondità della terra.
Se mi verrai a cercare sarò dove il silenzio ha il suono del mare, dove il cielo di lapislazzulo bacia teneramente la sabbia. Se mi verrai a cercare, non sarò carne, non sarò io sarò universo.