Poesie di Simone Pontelli

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Scritta da: Simone

La forza della natura

Eclissato il freddo inverno
un dolce sentore di primavera
aleggia nell'aria.
Sbocciano i fiori,
tornano gli insetti,
le rondini volano sui tetti.
Il giorno estende le sue radici
riconquistando i suoi spazi
allungando le ombre degli edifici.
Si riducono come matite
le bianche punte innevate.
I ruscelli riprendono vigore
come candide lenzuola
i letti tornano a riempire.
Tutta intorno se desta
un nuovo ciclo s'appresta.
I cuori rattristati
dai freddi stagionali
come orologi vengono aggiustati.
L'umore della gente
di felicità si accende
perché quella della natura
è una forza potente.
Simone Pontelli
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    Scritta da: Simone

    Eroi mascherati

    Seduto in disparte
    con l'arte da parte
    la mente ristoro
    sciogliendo il pensiero.
    Con occhi velati
    protetti e filtrati
    in un mondo diverso
    ci siamo trovati.
    Asciutta è la gola
    dovuto all'arsura
    di ore passate
    con le labbra celate sofferto il saluto
    di chi ha lasciato sul campo
    colleghi stremati
    all'ultimo cambio.
    L'amara ragione
    di una mera visione
    si abbatte sulle spalle
    di un'intera nazione.
    Tagliati
    sfruttati
    stremati
    ridotti a tal punto
    da sistemi malati.
    Le schiene piegate
    da un peso eccessivo
    le mani guantate
    ad aspettare un respiro.
    Fa male vedere
    la vita sparire
    missione fallita
    ti vien da pensare.
    La mente vacilla
    il cuore traballa
    vorremmo che tutto
    fosse una balla.
    Ma siam pronti a celare
    paura e tristezza
    e a mettere in campo
    la nostra esperienza.
    Non siamo gli eroi
    di un mondo malato ma al meglio facciamo
    quel che abbiamo studiato.
    E quando il clamore
    avrà spento le luci
    le sabbie del tempo
    i ricordi inghiottito
    abbiate memoria
    del nostro lavoro
    più stima e rispetto
    vogliamo da loro.
    Simone Pontelli
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      Scritta da: Simone

      Incontro d'anime

      Cruento dipinto d'infinito,
      madido di desiderio,
      vivido ricordo di un fremito incontrollato.
      Goffi e indecisi navigatori di terre sconosciute,
      due corpi che si dibattono all'unisono divenendo un unica creatura.
      L'incontro tra due sinergie
      originate dal medesimo istinto,
      dissipa ogni barriera emotiva.
      Sopraffatto il tempo,
      soggiogato dall'abbacinante lucentezza dell'amore,
      depone le sue armi
      e l'istante diviene eterno.
      Simone Pontelli
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        Scritta da: Simone

        Amore

        Cuore impavido di un sentimento atavico.
        Rifiuta il diniego e si nutre di speranza, rapito dall'impazienza,
        stordito resiste alla sofferenza.
        Anancastico creatore di desiderio,
        fremito involontario in un razional pensiero.
        Collassa e rigetta le regole del gioco, ubriaco alla guida nella strada della vita.
        Genesi imperfetta in una realtà sospetta, artefice di illusioni e amare incertezze, respinto dai frenetici ma araldo dei romantici.
        Simone Pontelli
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          Scritta da: Simone

          Prossima stazione

          È giunto un nuovo tempo,
          tutto è mutato in questa realtà sospesa.
          Dal vetro filtra una luce diversa,
          la normalità assume fattezze distorte.
          Dicotomiche sensazioni
          opprimono la mente
          che pavida cede allo sgomento.
          Nulla ha più una reale dimensione
          ogni cosa sembra essere fuori posto.
          Dove regnava il frastuono ora grida il silenzio,
          dove l'attività prolificava rimane solo la pigra immobilità,
          dove viveva la compagnia ora esiste nient'altro che solitudine.
          Come un mazzo di carte,
          è una vita mescolata da mani incerte.
          La cruda realtà,
          di questo provvisorio passaggio,
          dilania lo spirito spaurito.
          Quando tutto però
          sembra cedere allo sconforto,
          una folata di vento improvvisa,
          spalanca la finestra che separa dal modo.
          Odo il canto degli uccelli,
          il fruscio dei rami smossi
          il tiepido abbraccio del sole.
          È il concerto della vita
          che acquieta la mente
          e ristora l'anima.
          Allora abbandono la stazione delle paure
          per dirigermi alla fermata successiva.
          Simone Pontelli
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            Scritta da: Simone

            Ritorna il sereno

            Il pianto del cielo
            s'appresta al desio
            il velo di cipria
            squarciato dal sole
            soggiunto a sorpresa
            per dare l'abbrivio.
            Il moto ribelle il tempo ristora
            d'ampresto la terra s'asciutta
            i fiori satolli s'ammantano a festa.
            Non più dalla pioggia asservita
            l'erba compatta si drizza schierata.
            Il vento celato alla vista
            foriero di liete novelle
            traghetta lontano
            il gregge di nuvole ribelle.
            S'acquieta il livore
            cessato l'alterco
            nell'anima ritorna il sereno.
            Simone Pontelli
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              Scritta da: Simone

              Emozioni

              Con passo incerto
              percorro infiniti spazi.
              Come rondini
              i miei pensieri migrano dalla mia mente.
              Stanco
              trovo ristoro su di un ceppo d'ulivo
              che quieto cura l'anima.
              Chiamasti quel luogo amore
              che io il suo nome dimenticai nel tempo.
              Li fummo sinceri raccogliendo i frutti l'uno dell'altro.
              Parte di quei frutti
              attende ancor d'esser colta.
              Monito a memoria di ciò che era.
              Scalzo mi addentro
              nella valle dei ricordi
              di loro impregno il mio essere.
              Il pensiero fugace,
              sotto mentite spoglie,
              accompagna il mio incedere.
              Satollo
              abbevero l'arsura della memoria.
              Privato della sete
              cangianti quadri del passato
              sfilano nella galleria della mia mente.
              Le immagini mutano in emozioni
              e come uno tsunami travolgono la mia anima.
              Simone Pontelli
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                Scritta da: Simone

                L'amore conquistatore

                Come una cicala
                che al sole canta
                nella sua pur breve esistenza.
                Come una stella cadente
                che luminosa brilla di meraviglia solo per pochi istanti.
                Come l'eco
                che sorprende per un breve momento tra le pareti della montagna.
                L'amore brucia di un fuoco intenso
                in una vita senza tempo.
                Canto la sua passione,
                meravigliato della sua brillante lucentezza,
                sorpreso dal suo riecheggiare nel cuore all'infinito.
                Brutale nella sua intensa passione
                si erge a conquistatore.
                Simone Pontelli
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                  Scritta da: Simone

                  I nonni

                  Il cuore di un nonno
                  è due volte più grande,
                  per figli e nipoti l'amore lo espande.
                  È tutto concesso a casa dei nonni
                  son sempre disposti ad accendere i forni.
                  Non dirlo a tua madre è il motto più usato
                  e sempre segreto il loro gelato.
                  La storia di vita che posson insegnare
                  è più di qualunque romanzo stellare.
                  Son sempre disposti a battere i tacchi
                  soldati di leva son stati arruolati.
                  Purtroppo non sempre vengon lodati
                  a volte la vita ci rende accecati
                  ma loro comunque
                  anche stanchi e acciaccati
                  per nostro bisogno son sempre arrivati.
                  Simone Pontelli
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                    Scritta da: Simone

                    Coronavitas

                    E giunse il nuovo anno,
                    nulla di particolare se non fosse
                    per il febbraio bisestile.
                    Da lontano però le prime voci iniziarono a circolare,
                    in Cina c'è una nuova malattia spiegavano al telegiornale.
                    Nessuno si preoccupava.
                    Tanto la Cina è lontana si pensava...

                    i primi morti destarono scalpore, sorpresa e anche un po' d'orrore.
                    Presi però dal ritmo frenetico della vita nessuno si preoccupava.
                    Tanto la Cina è lontana si pensava...

                    quando l'esercito impose la quarantena circondando tutte le mura,
                    tutti pensammo ma li c'è la di dittatura.
                    Il virus però si diffondeva,
                    fuori dai confini del paese si palesava.
                    Ma nessuno ancora si preoccupava.
                    Tanto la Cina è lontana si pensava...

                    il suo nome iniziammo ad usare,
                    coronovirus o covid-19 lo si poteva chiamare.
                    Anche in altri paesi iniziarono ad ammalarsi
                    allora qualcuno iniziò a preoccuparsi.
                    Tanto in Italia non ci sono contagi si pensava...

                    quando Codogno si manifestò all'attenzione del mondo,
                    tutti fummo scossi nel profondo.
                    È poco più di un'influenza ci rassicuravano,
                    nel frattempo però le persone si ammalavano.
                    Tanto colpisce solo gli anziani qualcuno pensava...

                    all'improvviso tutto divenne strano,
                    niente più contatti.
                    Noni si poteva neanche più stringere la mano.
                    Tutti chiusi in casa ad aspettare, talmente esasperati da sentire il virus fuori dalla porta camminare,
                    con indosso tacchi a spillo a zampettare.
                    Tanto la zona rossa è lontana si diceva per sperare...

                    però qualcuno non credeva,
                    di rinunciare ad un uscita con gli amici non poteva.
                    Si continuava a far festa e passeggiare,
                    più del virus era la noia a spaventare.
                    Tanto a noi giovani non fa nulla continuavano a gridare...

                    quando però tutti riuscimmo a prendere coscienza
                    che la vita di tutti ha la stessa valenza,
                    tutto mutò nella sostanza.
                    L'altruismo che ci distingue fece da collante,
                    chi poteva aiutava indistintamente.
                    Dai balconi si facevan concerti,
                    cantavano tutti dai più bravi a quelli meno esperti.
                    Tanto l'Italia si rialza iniziammo a cantare...

                    tutti nel mondo,
                    dopo l'iniziale sconcerto,
                    cominciarono guardarci con più rispetto.
                    Pronti a reagire all'emergenza più grave,
                    davamo lezioni su come ci si doveva comportare.
                    Tanto l'Italia non indietreggia iniziammo a sperare...

                    e quando torneranno,
                    perché lo faranno,
                    a visitare il nostro splendido paese
                    con più ammirazione
                    guarderanno la nostra popolazione.
                    Tanto l'Italia è la nostra nazione,
                    e fieri racconteremo di questa generazione.
                    Simone Pontelli
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