Abbandono me stessa Nell'istinto assoluto Che si accende dal mio buio Avvolgendomi di sensi E di slanci Si annulla lo spazio Svanisce la materialità delle cose intorno Sono passione, adesso Sono vento Sono l'impeto di attraversare l'inconsistenza del tempo La voglia famelica di superare la tua assenza E raggiungerti sulla tua pelle Abbandonarmi ai i tuoi vortici che mi ingoiano E risucchiano nelle tue profondità di Luce Smarrirmi nella trama della tua carne Sprigionarmi da me nell'ansia assetata delle tue mani coraggiose E liriche Libera Riempirmi di te Lasciarmi inondare dall'impetuoso incedere della tua testa Irretire nella tua ragione, nella tua follia Nella Libertà primordiale della tua Anima piena.
Un tango nostalgico e struggente Danzato in un abbraccio che iniettava veleno Abbandonata tra braccia e movenze Seguivo un corpo bugiardo di intense illusioni Era un vortice, era tempo fermo e sospeso Era carne che sapeva vestirsi e svestirsi Di promesse e disprezzo Era bugia appassionata E sublime Sussurrata sulla pelle E le parole erano gocce, scorrevano sulle mie dune Annidandosi nelle mie conche assetate Stillando il loro perverso lirismo Là dove ero più fragile.
Nuda di colori Rotte le catene della luce e dell'ombra Del chiarore abbagliante dell'evidenza Schiava sei Del tuo errare notturno. Invisibili trame di desiderio Sospingono il tuo inquieto incedere E nel buio elettrico di sospiri e danze Carezzano le tue ali... Coralli lunari si schiudono tra le tue fibre! Marea odorosa t'inebria di Assoluto Vacilla la tua Follia Divorata d'Amore ed incensi Spezza il respiro la tua Sete ingorda Famelica sei – farfalla notturna – Affamato il tuo battere d'Ali! Disperato il tuo bruciare, lirica e immensa! Trema il tuo Essere! Trema la Terra, sussulta la Notte! Grida il cuore impazzito! Spingi il tuo volo tra dita struggenti Esplodi nell'abbraccio di Luce! E ti infrangi In mille scintille Appassionate...
E mi insegue la tua Pelle negli abissi dove discendo azzurra di solitudine Echi di cristalli le mie Armonie perdute Torna una foglia dove mi baci i sussurri delle tue mani dipingono il mio Divenire In Te, tra Te, su Te - perdutamente! - io sto Nascendo.
Una luce più chiara ha stanotte la luna - levigata sottile - mi abbraccia morbida cantando di malinconie lontane, sussurrando ciò che le ha raccontato il vento. Le mani vuote - adesso - rivivono lo sfiorar d'ali del tuo volo coraggioso e candido Ed io chiudo gli occhi danzando con la tua Armonia...
Chiudo la porta. Resto in silenzio Tra il pavimento e il Dolore alato che copre ogni cosa Anelo a un altrove il mio corpo immobile smette d'esser mio Morsi dell'Invisibile aprono orizzonti oscuri spalancano squarci di cielo gelido che dormivano in me Cristalli di incertezze cadono dal soffitto. La mia schiena è fredda. Sentieri di sale attraversano il tempo ed il viso...