Scritta da: Vera Somerova
in Poesie (Poesie personali)
Vento
Vento...
Rabbioso
Prepotente
Sbatte i panni stesi:
bandiere malinconiche,
memori
del glorioso passato
d'indumenti di lusso.
Vento...
Scuote le antenne
s'insinua tra le vesti,
solleva le gonne,
scompiglia le chiome
dei passanti infastiditi.
Vento...
Finge d'accarezzare
il tronco mezzo marcio
del vecchio pino,
lo abbraccia,
lo inganna
con melodie dolci
e subdolo,
mentitore,
fulmineo...
gli ruba le pigne
più grosse
per colpire
un gatto rosso
sornione sul muretto
di calcestruzzo
mezzo sbocconcellato.
Un giovane gabbiano
svolazza tra le foglie
rapinate al gelsomino;
è forse al suo primo volo...
Le piume pesanti
dall'inesperienza
La voglia di volare
ed atavica fame
più forti del terrore
di cadere.
Vento lo sa...
Si concentra
apparentemente
su un aquilone;
Flagella la vela
del surfista
Con dita trasparenti
solleva lo scafo
e cerca di rovesciarlo...
Il ragazzo è figlio
di Poseidone,
indomito,
saldo sulla tavola
con le gambe snelle
cavalca l'onda.
Vento...
Vira repentino
e torna, vendicativo
verso chi vola
contro il suo volere.
Ci pensa un po'
Studia la sua preda
Le gira intorno
Il giovane gabbiano
arranca tra le sue folate
Vento
gonfia le guance
per un attacco decisivo
Tendo le mani
in un tentativo
d'inutile difesa
Vento
m'investe
con le piume strappate
e disperato sbattere d'ali
Vita contro natura...
e
d'improvviso
la salvezza
in un tuffo spericolato,
tra i bianchi monti agitati
del mare cobalto...
Vento
adirato
rovescia
lo stendibiancheria
mezzo arrugginito
della dirimpettaia
ed in una dubbia rivincita
s'impossessa
delle sue mutande
Le solleva in alto
le gonfia di vita
ed io,
incantata, battezzo
l'audace volo
d'uno strano cormorano
a righe rosa
con un cartellino XXL
appiccicato
sul fiero becco.
Composta lunedì 31 maggio 2010