Filastrocca della sera
Filastrocca della sera,
leggo al bimbo mio che spera
di sognar di maghi e fate
e di favole incantate,
dove rose e prati in fiore
accarezzan con amore
i tuoi sogni di fanciullo
dove i giochi son trastullo.
Contro schiere di furfanti
fan la guerra cento fanti
tutti armati fino ai denti
ma non conti fino a venti.
Soldatini metti in fila,
di giocattoli una pila
poi di libri ne apri otto
si riempie in un sol botto
la tua stanza di giochini
che di spazio pei piedini
non c'è più e la mamma grida,
sembra quasi una corrida.
Ecco un toro, si fa sotto.
Tu lo schivi e son diciotto!
Poi ti fermi e ti rilassi.
Scendi a fare quattro passi.
Dove sta la tua energia?
Io non trovo più la mia
per rincorrerti in cortile.
Ma son uomo e non un vile.
Or ti afferro e poi ti piglio
ti terrò adorato figlio
fra le braccia mie di padre
e di quelle di tua madre.
Ora è tardi si va a letto
non v'è più per tuo diletto
tempo per giocare a dadi,
con le carte o negli armadi.
Filastrocca della sera
legge il babbo tuo che spera
che nel sonno più profondo
cada tu ma non il mondo.
Composta venerdì 6 settembre 2013
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