Scritta da: Maria Cinzia P.

Diada inconsu pertrafra

Di te non sono mai sazia
A te vanno i miei pensieri e miei sogni
Da te irradia calore
In raggi infiniti che mi colpiscono
Con intensità luminosa.
Su quali braccia potrò mai sentirmi tanto amata
Per quali baci potrò dirmi così appagata
Tra quali sguardi che non siano i bagliori dei tuoi occhi
Fra quali parole che non trasmettano la tua passione.

Di che sono ora che ci sei tu
A chi appartengo e apparterrò
Da quale parte del mondo eri nascosto
In quale parte di me ti coltivavo
Con quanti dardi mi hai colpito
Su quanti tappeti mi stenderò per te
Per quali cieli mi farai volare
Tra quali guanciali mi adagerai
Fra le emozioni di mille baci tu sempre ci sarai.

Di noi si può pensare di tutto ma
A te va comunque tutta la mia passione
Da te mi giunge un'adorazione tremante.
In quale altro cuore potrò riconoscermi?
Con te l'anima finalmente è appagata
Su te so di poter contare fino all'ultimo respiro
Per te testa e cuore, corpo e anima, si sono ricongiunte.
Tra timori e ansie, ma anche
Fra stupore e immensa felicità.

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    Info

    Scritta da: Maria Cinzia P.
    Riferimento:
    Ho pensato di giocare con le parole, mi è venuto in mente di provare a comporre usando le preposizioni semplici della nostra lingua. All'interno di tale "gabbia", ho immaginato di essere in uno stato di grazia, da poco innamorata: una diada, ninfa della felicità, inseguita da un satirello cupidoso, inconsu, che la invita in un bosco di fanciulli denominato pertrafra.
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

    Commenti

    3
    postato da , il
    Bellissima ******
    2
    postato da , il
    complimenti...
    1
    postato da , il
    Brava, era difficile ma ne hai trattao una poesia graziosa.

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