Scritta da: Barbara Brussa

Ritratto di donna

Ci sono sere, in cui fisso così a lungo
la mia immagine riflessa,
da temere di vederla scomparire...

Ci sono sere, in cui questo accade veramente.
Poi, lentamente, l'immagine si ricompone.

E ogni volta, noto una maggiore ricchezza di particolari.
Con il passare degli anni, non vedo
il mio volto invecchiare: lo vedo completarsi.

Quasi fosse l'opera di un artista meticoloso,
che non sarà contento ed appagato,
fino a che non avrà realizzato esattamente
ciò che aveva in mente.
E per fare questo, ci vuole tempo. Molto tempo.

Quell'immagine, alla fine, esprimerà
la consapevolezza di essere, anche fuori,
ciò che ha sempre sentito di essere dentro.

E quando riuscirà a realizzare,
e trasmettere, ciò che è nel profondo,
quando riuscirà a dire tutto quello che sente...
allora, sarà Libera. Allora, sarà veramente se stessa.

Conserverà un alone di mistero
per chi saprà solo guardarla, senza vederla.
Come fosse realmente un dipinto...
un'immagine statica, senz'anima.
Composta mercoledì 1 novembre 2006
dal libro "Entro a fare due passi - Fra le pieghe dell'anima" di Barbara Brussa
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    Scritta da: Barbara Brussa

    Chantal

    Per nove mesi, sono stata il tuo guscio.
    Sono stata il tuo cibo, ho placato
    la tua fame e la tua sete.

    Poi, ho asciugato le tue lacrime
    con i baci più dolci che avessi.
    Ti ho insegnato a camminare, a parlare,
    ad esprimere i tuoi bisogni.

    Sono il tuo rifugio,
    la spalla sulla quale potrai
    sempre posare il capo,
    la mano che mai dovrai cercare,
    perché sarà sempre racchiusa sulla tua.
    Anche quando non la potrai vedere.

    Sono la tua inesauribile fonte d'Amore.
    La fonte dalla quale hai attinto la vita.
    Quella stessa vita che, ora, hai fatto tua.
    Al momento opportuno, ti aiuterò a saltare
    sul tetto del mondo.

    Cercherò di farti fare un centro perfetto,
    ma il resto sarà nelle tue mani,
    nella tua mente, e nel tuo cuore...
    Fanne buon uso, amore mio!

    A me basterà guardare
    la limpidezza dei tuoi occhi,
    e vedere il tuo sorriso, per capire
    che non avrò vissuto invano...
    Composta martedì 14 febbraio 2006
    dal libro "Entro a fare due passi - Fra le pieghe dell'anima" di Barbara Brussa
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      Scritta da: Barbara Brussa

      Un Luogo Magico

      Esiste un luogo,
      che accoglie tutti i bambini non nati.
      Non è il Paradiso, è molto di più.

      È un giardino sempre verde,
      dove tutti i bimbi mai nati
      possono giocare, e vivere,
      comunque.

      È un cielo sempre azzurro,
      che bandisce la tristezza.

      È un luogo magico,
      dove le stelle illuminano sempre le notti,
      così i bimbi non avranno mai paura.

      Nuvole candide e spumose,
      sono i loro lettini.

      I raggi di papà Sole,
      calde braccia che li stringeranno.

      La Luna è cuore di mamma,
      dove i bimbi appoggiano il capo,
      per sentire i battiti dell'amore.

      E ci sono tanti angeli,
      per raccogliere tutti i loro desideri,
      e proteggere la loro sacra innocenza.

      La loro casa
      è luce di diamante,
      attraverso cui ci guardano
      con un sorriso.

      I baci di quei bimbi non nati,
      sono bolle di cristallo,
      che essi soffiano quaggiù,
      e che si poseranno lievi
      sugli occhi di chi li piange,
      per assorbirne le lacrime amare.

      Infine, si poseranno lievi
      sui quei cuori
      che ameranno, per sempre,
      i loro bimbi mai nati.

      Un alito di vento,
      per dire a mamma e papà
      "Saremo vivi, finché
      il vostro cuore ci ricorderà!"

      Un battito mancato...
      è solo un battito donato:
      "Io ti ho sentito,
      mio dolce angioletto!"
      Composta nel 2008
      dai libri "Entro a fare due passi - Fra le pieghe dell'anima" di Barbara Brussa, "PensieriParole 2010" di PensieriParole Staff
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        Scritta da: Barbara Brussa

        Sulla Porta del Paradiso

        Seduta, a gambe incrociate, chiudo gli occhi e sento...

        Sento dentro, tutto ciò che non riesco più a sentire fuori.

        Ho pianto lacrime amare, sulla porta del Paradiso,
        dove milioni di anime, prima di me,
        hanno bussato, elemosinando un miracolo
        che solo a pochi eletti è stato concesso.

        Chiedevo dei pennelli, per dipingere la tua mente
        di onestà, saggezza, coraggio e buon senso.
        In cambio, ti avrei dato tutta me stessa,
        e il mio sorriso, da stamparti nell'anima...

        Nessuno è venuto ad aprirmi,
        e nel silenzio imbarazzato delle stelle,
        chiunque avrebbe potuto udire il fruscio
        della mia anima, volare tra i miei pensieri.

        Se apri gli occhi, puoi vedere
        che qualcosa di sbagliato c'è.
        I tamburi del cuore battono fuori tempo,
        i silenzi sono stonati...

        Vuoi ascoltare i pensieri miei?
        Li ho impacchettati, ed ora
        stanno tutti dentro le mie tasche.
        Non è difficile prenderli,
        basterebbe allungare una mano...

        Segreti rubati dal profondo,
        valigie di ricordi, da riporre
        sullo scaffale più alto dell'armadio,
        finché un nuovo viaggio avrà inizio.
        Non sento nemmeno più
        il rumore fastidioso delle mie lacrime sfinite.
        È tempo di alzarsi.

        Camminerò lontano,
        assaggiando il gusto del dolore.
        Perché vidi la fine, prima dell'inizio,
        ma tu mi chiedesti di non aprire gli occhi,
        mi chiedesti di non vedere con gli occhi miei...

        Ed io lo feci, per essere parte di quell'onda,
        che non riesco più a fermare.
        Cadono le ombre...
        non posso, e non voglio, più nascondermi.

        Anche il diavolo piangerà,
        sarò la memoria di qualcosa
        che è riuscito soltanto ad annusare...

        Non chiedo alla vita la forza di sognare,
        ma chiedo ai sogni la forza di vivere la vita...
        dal libro "Entro a fare due passi - Fra le pieghe dell'anima" di Barbara Brussa
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          Scritta da: Barbara Brussa

          La dea dai due volti

          Affascinante musa, vestita di misteri,
          ti prende per mano.
          Ogni tuo passo - fatto sulla sua anima-
          affonda nell'emozione.

          Lei ha una lunga storia da raccontarti.
          Guardala negli occhi, e lascia che
          la sua magia ti entri dentro...

          Lei: la dea dai due volti.
          La più desiderata dagli amanti,
          la più ammirata e fotografata,
          si veste a festa di giorno...
          Ma di notte, avvolta nel suo manto
          di dolce malinconia, si scalda il cuore
          con promesse d'amore, che volano su ali di gabbiano.

          Dal suo cielo, piovono lacrime di cristallo.
          E al mattino, un raggio di sole
          spalma la sua luce sull'immota laguna.
          Lei sembra dirti: "Tuffati, e nuota nella mia vita!"

          Un sussurro bagnato di dolcezza, disseta il tuo cuore
          e t'innamori perdutamente
          della sua antica, immortale, bellezza.

          Mia dolce, unica ed irripetibile, Venezia...

          Affogo in te i miei ultimi desideri.
          Portali nel tuo immenso cuore e, se puoi,
          regala loro una nuova vita...
          dal libro "Entro a fare due passi - Fra le pieghe dell'anima" di Barbara Brussa
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            Scritta da: Barbara Brussa

            Un viaggio

            Rapiti...
            in questa notte di luna.
            In questa notte di stelle.
            Ci ritroviamo in un luogo
            che sa di magia.

            Granelli di sabbia. Distese infinite.
            Corse a perdifiato...
            Ansimanti, cadiamo
            sulla sabbia bagnata.
            Carezze e solletico...
            schiuma di mare
            lambisce i nostri corpi.
            Un gioco innocente
            sfocia in passione.

            Un luogo...
            Tempo scandito dai battiti del cuore.
            Distanze
            che non hanno più ragione d'essere.
            Non esiste nient'altro.

            Fantasia, realtà: tutto si fonde.
            Parole, pensieri, desideri, utopie:
            è tutto lì, a portata di mano.
            Il Tutto siamo noi.

            Mano nella mano
            in questo viaggio
            attraverso l'infinito.

            Un viaggio, al centro della mente.
            Passando attraverso il cuore
            e sfiorando l'anima.
            dal libro "Entro a fare due passi - Fra le pieghe dell'anima" di Barbara Brussa
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              Scritta da: Barbara Brussa

              Melodia delle Stelle Cadenti

              Su, vieni...
              dammi la mano!
              Saliamo questa scala,
              fatta di arcobaleno.
              Ci porterà dritti alla nostra dimora.
              Nuvola di cotone ci accoglie;
              coperta di cielo ci scalda;
              Quante volte mi hai fatto mangiare
              la luce della luna,
              affinché potessi vedere
              i tuoi occhi parlarmi?
              Ogni notte ci incontriamo lì.
              Lì, dove le parole
              farebbero troppo baccano.
              Lì, dove tu mi capisci
              e ti senti sereno.
              Lì, dove i tuoni amplificano
              i battiti dei nostri cuori.
              Lì, dove io so da dove proviene
              quella brezza leggera.
              Orchidea selvaggia...
              dalle tue labbra nasce una melodia:
              Melodia delle stelle cadenti.
              Non credo in tutto
              Non credo a tutto
              Ma credo in te...
              Aspettami ai piedi dell'arcobaleno
              e ti porterò lassù, ancora una volta.
              Aspettami! Non farò tardi...
              dal libro "Entro a fare due passi - Fra le pieghe dell'anima" di Barbara Brussa
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                Scritta da: Barbara Brussa

                Fantasmi

                È terribile
                sentire l'assenza della presenza.
                È come vivere accanto ad un fantasma.
                Sentirne il fiato sul collo,
                che ti mette brividi nel corpo
                e gelo nel cuore.
                Un'anima dannata,
                che ti appare all'improvviso.
                Pochi attimi, rubati all'eternità.
                Il dissolversi di un'immagine
                che, forse, non hai nemmeno
                realmente veduto...
                Nessuna certezza.
                Nessun calore.
                Nessuno (veramente) accanto a te.
                Le stanze del tuo freddo castello gridano,
                in un vuoto silenzio.
                Nessuno risponde.
                Nemmeno tu puoi sentire.
                Perché sei già morto.
                Morto dentro.
                dal libro "Entro a fare due passi - Fra le pieghe dell'anima" di Barbara Brussa
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