Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)
La mia pace
Ti cerco tra le stelle
e trovo
la tua luce
ti sento dentro me
e trovo la mia pace.
dal libro "PensieriParole 2010" di PensieriParole Staff
Ti cerco tra le stelle
e trovo
la tua luce
ti sento dentro me
e trovo la mia pace.
Distillo i tuoi silenzi
e goccia dopo goccia
disseto il cuore mio del tuo sapore.
L'acqua torbida
dopo la tempesta
si schiarisce lentamente.
Al più freddo degli inverni
segue una primavera.
La ferita più grande
col tempo si rimargina.
Il cuore rallenta
per battere più forte.
Una lacrima col tempo
si trasforma in un sorriso.
L'oscurità che oggi ti avvolge
domani ti regalerà una stella.
Quella stella illuminerà
l'immenso di te.
Volgo lo sguardo verso l'alto
fino ad oltrepassare
delle nuvole il velo
Ma non c'è diversità
tra te
e l'immensità del cielo.
Ti aggiravi furtivo,
tra i vicoli del mio cuore.
Pronto a rubarmi l'anima,
alla prima mia distrazione.
Un giorno - per caso - ti trovai,
nascosto nel mio intimo giardino.
Avevi lo sguardo irriverente,
di chi cammina controcorrente;
il sorriso sornione,
di chi nega ogni spiegazione;
la risata incoerente,
poiché l'allegria era solo apparente.
La tua luce, resa opaca
dalla sabbia del deserto,
filtrava appena
attraverso quella maschera.
La tua bocca succosa custodiva
segreti inconfessabili.
Due occhi verdi, infiniti,
celavano ombre scure.
Subito le vidi.
E subito avrei voluto
cancellarle con i baci miei.
Giorno dopo giorno, sera dopo sera,
le tue orme sul mio giardino
divennero sempre più profonde.
Piantasti rose nel mio cuore
e stelle nel mio cielo.
Il mio sogno divenne favola.
Spiccai un salto nel buio
per raggiungere quel sogno di sempre...
Lasciai scie di sofferenza alle mie spalle
e tutto divenne più complicato.
Mi chinai a raccogliere
i cocci della mia vita,
per farne un pacchetto
da conservare,
in memoria di ciò che fui.
Cominciai ad inventare
la nuova me stessa
per donarla a te, pura,
priva delle schegge
d'un passato infelice.
Cavaliere Mascherato...
aprii tutte le porte del tuo cuore
senza avere la chiave
e senza far rumore vi deposi
il mio cuore e tutto il mio amore.
Cuore del mio cuore...
Un "ti amo" sbocciato su labbra cucite.
Una rosa fiorita su un cuore ribelle.
Io, per raccogliere le tue rose,
fui costretta a passare
attraverso i rovi.
Mentre tu, fra i tormenti
di una vita randagia,
trovasti ristoro
nel mio quieto respiro.
Tu non sapevi che l'amore
non si può rubare:
si può solo donare...
Cavaliere Mascherato,
la tua mano non ha mai rubato!
Ora puoi togliere la maschera
e mostrare il volto che io già conosco.
Negli occhi miei vedi il riflesso
di magiche stelle, e alle mie spalle
una luna che ci guarda invidiosa.
Riprenditi la tua vita,
se davvero vuoi donarla a me!
Riprenditi la tua vita...
Lascia che il nostro destino capriccioso
scriva il lieto fine e torni finalmente
ad occuparsi di altro...
Come mi sento piccolo
se penso a tutto ciò che mi circonda
Io piccola bollicina
nella schiuma d'una grande onda.
Questa notte ho chiesto
alla luna di farti tornare.
Mi ha risposto che
non si può far tornare
qualcuno che non è mai partito.
Ti cerco nel mio cuore
e ti trovo ancora lì,
dove ti sei seduto
il giorno che
ti ho incontrato.
Quando i nostri sguardi
si sono incrociati,
quando le nostre labbra
si sono sfiorate.
Rossa è la passione
di un bacio tra due innamorati,
Arancione il sole
che sorge ogni mattino nell'anima.
Gialla la gelosia
verso i nostri affetti,
Verde il prato
sul quale mi sdraierei ogni giorno con te.
Azzurro come il cielo
al quale affido i miei sogni,
Indaco come la notte
alla quale sussurro i miei desideri,
Viola è il tormento
dentro di me quando tu non ci sei.
Dopo tanta tempesta l'arcobaleno,
può durare ore o scomparire all'istante,
il suo spettacolo rimarrà sempre dentro di me.
Non ci sarà pioggia
che riuscirà a spazzarmelo via.
L'arcobaleno si inarca sul mio cuore.
Gioco con la mia ombra che mi segue e mi precede saltando nei miei passi
ho scavalcato monti attraversato fiumi e ho riposato bene poggiando la mia testa sopra i massi
Ho salutato giorni e notti parlando con me stesso
ho accarezzato l'erba con i piedi nudi e attraversato strade fredde come il gesso
Ho chiuso gli occhi cullato dal muovere del mare
ho illuso cuori lasciati soli nel desiderare e ho pianto lacrime d'amore sapendo di non poter tornare
Senza voltarmi senza guardare indietro ho dato tagli netti a situazioni che crepavano il mio cuore come colpi contro un vetro
Ho esagerato si lo ammetto è un modo mio di vivere la vita
il fisico e il mentale stanno ancor pagando la mia curiosità infinita
Ho amato ed amo ancora chi mi sta vicino ho pianto gioia vedendo nascere il primo ed il secondo mio bambino
Di certo son cambiato ma il viver l'emozione è come prima vivo sempre in continua metamorfosi sempre diverso al sorgere di ogni mattina
Amo la vita e continuerò ad amarla
e giocherò con la mia ombra
finché riuscirò a trovarla.
Ho perduto la mia barca
su fiori di fiumi africani
dove l'acqua non si vede
ma il cuore spinge lontano.
Ho lasciato i monti lucani
trapunti con fiori di ginestra
per conoscere un mondo tropicale
pieno d'armonia celeste.
Approdò anche la mia barca
sotto l'ombra di una palma.
Il cuore vagando nella notte
con la mano tesa al domani.
Sboccia come un fiore
la luna di mezzanotte
nascondendo serpenti verdi
lungo un fiume senza ricordi.