Poesie dal Libro:Zagare nel fango

Questo autore lo trovi anche in Frasi & Aforismi.
Autore:
Angela Mori
Editore:
La Lettera Scarlatta

Scritta da: Angela MORI

Capriccio d'estate

Chiudete la porta,
lasciate dentro il fragore,
del russare di corpi stanchi.
Dalla mente se riuscite,
cancellate ogni reminiscenza,
alla luce del mattino, uscite,
stanca e guastata,
dalla notte che passaste.
Adesso resta solo dormire.
Giocondità visse poche ore,
ma vivrà immortali giorni,
non si scorda in pochi attimi,
ciò che non si rinverrà mai più.
Tracannavano le bocche avide,
come cuccioli dal petto di madre,
mangiavano come fiere,
ogni virtù che offriste,
e cantavano con voi liberate,
nello strepito dell'eccitazione.
Posata la chitarra,
la musica è finita,
l'ultimo sorso stillato,
la fatica ora giunge.
Indossate i vestiti vostri,
ora ignuda non stiate,
mentre la testa ancora rotea,
ravveduta, che pensate?
Nubile e pulita acceduta,
ma signora sporca uscita,
l'alcol che leva ogni virtù,
mi scortò nell'inferno del piacere,
l'acqua la vergogna non abolirà,
e la sfrenatezza di stanotte,
per l'anima mia rimarrà reato.
Il rammarico non darà pace,
froderò l'innamorato prossimo,
e altri conquistati a venire,
le compagne e le sorelle,
la madre e i vicini,
per avere in notte d'estate,
trasgredito con desiderio,
alle ferree ma rette norme
dell'onesto lecito vivere.
dal libro "Zagare nel fango" di Angela Mori
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    Scritta da: Angela MORI

    Il suono dell'incanto

    Sussulto e delizia,
    Stupore allo scontro
    Nell'anima mia e del mio silenzio.
    Meraviglia in frantumi
    Come lapilli al suolo,
    Da cuoi s'aprono boccioli
    O volo di passero
    Che taglia il cielo scuro,
    Liberando il sole e creando il giorno.
    Arpa fatata nel vuoto,
    Uragano nel querceto
    Petardo in città che dorme
    Sento il sapore dell'anima tua
    Voce senza presenza!
    Di quale rosso è la sfumatura
    Delle labbra che ti emettono?
    Ti sento e non vedo
    La modernità ha ideato
    Un indiscreto incanto.
    Tu sei corpo al mio intelletto
    E non massa al mio occhio,
    Sospiro senza vento,
    Luce senza bagliore
    E suono che giunge al cuore,
    Al mio allettato orecchio
    E non al mio sconfortato sguardo.
    Composta mercoledì 28 gennaio 2015
    dal libro "Zagare nel fango" di Angela Mori
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      Scritta da: Angela MORI

      Donna Poeta

      Apoteosi di bellezza
      Nelle mie vene scorreva,
      anche se dolore mi rattristiva
      Negli occhi che struggevano fatica,
      Nelle orecchie che udivano livore,
      Le spalle che pativano,
      Sogghigni di perfide iene,
      Che nella bile ora annaspano.
      Mi definivano alienata da sempre,
      Mi desinavano la carne,
      Nell'irrequietezza che mi rodeva,
      Ma ora non odo affronti,
      Sto tranquilla e compiaccio,
      Nel vedere indispettiti i loro volti,
      Mentre a testa alta avanzo,
      E narro i miei versi,
      Accompagnati dal pianto,
      Che non è sinonimo di follia,
      Ma di ottenuto coraggio,
      Che si scioglie come burro,
      E ammorbidisce la mia strada,
      Mentre le mani di chi mi amo stringo,
      E forza mi danno.
      Quella bambina attonita,
      Che sola stava e non parlava,
      Quella ragazzina strana,
      Che pensieri volgeva ai sogni,
      E splendore trovava in ogni luogo,
      Quella ragazza stramba,
      Che amore per uomo non aveva,
      E oltre lo sguardo volgeva,
      Quella creatura astrusa,
      Che leggeva e scriveva,
      Ora non è solo donna divenuta,
      Ora è POETA!
      dal libro "Zagare nel fango" di Angela Mori
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