Piccola donna
Un tempo era unica la nostra
una famiglia in bella mostra.
Grazie a te! Figlia
che deputi da sempre
evocando contro una madre
addosso a un infelice padre
già malato gli tiri pietre
anelando le tue prospettive
come pretese... aspettative.
Mefistofelica sei...
per i tuoi porci comodi!
Non più è una casa di innocenti
con stupore nel tormento mio,
il ricordo ora della famiglia
è un lamento in una casa di ignoranti.
Sacerdotessa della luna sei lunatica
nel tuo fare hai fatto calpestio dei tuoi cari
ancor di piu un padre lasciato in mezzo ai guai.
Appassito nel corpo dismesso invecchiato
nell'anima asciuga i dolori che a pelle tremano
come i suoi pensieri sotto un pallido sole, tramano
sogni di meteoriche imprese all'ombra delle nuvole,
distratto nel cuore naviga animando falsi di normalità.
Nella vita siamo preda del destino meteora
in tempi diversi schiavi della vendetta che infamia
anche te incauta scelta piccola donna ora,
che dannata è la voglia di riprendermi la dignità
con onestà ti ricordo da te rubata, diffamata,
offesa, sacrificata con un giro di lambada.
Ventre a terra sei una piccola donna straniera
che scappa dalla sua ombra priva d'un orizzonte
senza un futuro stringerai a te le ossa di un padre
venduto meschinamente a quattro soldi per
ricordi squallidi giochi da ludoteca.
Composta domenica 18 marzo 2012
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