Inverno ci strappò il sorriso di dosso
Indifferente
così è la pioggia nel lento cadere,
scivolo al mattino dal letto tagliente
dove dormo in piedi per non esser felice
in catene di sogni infrante da un soffio;
inizia qui la discesa
su tornanti di scale a chiocciola
univoche e rettilinee.
Indifferente
come tinta nei tuoi capelli,
nei tuoi palmi pieni
e sullo stipite della tua porta solitaria;
il tuo torpore verace e lontano
sciupa la cera del mio sorriso
che cola incandescente sulla mia nuda vesta,
un albero spoglio alla luce d'Inverno.
Composta lunedì 1 gennaio 1900
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