Notte di pianto
Il ripetersi incessante d'armonie di pianto,
ricordi sparsi, persi rancori
lacrime d'odio e di dolce perdono,
grida mutate dal pianto,
desideri, sopiti nell'animo,
di dolcezze nel mondo sparse
e nel cuor svanite
Un lamento costante permane
nello stravolto volto avvolto nel pianto,
eterno e muto in frammenti
tra delicati e devastanti eventi,
Un lamento sparso nel vuoto
di un anima dolorante
che implora dolcezza
Il gridare d'una sola notte
di freddo lacrimare,
il rifletter del vile dolore,
il tremare della delusione
coglie convulsi spasmi di pianto
che, implacabili, conducono
l'anima a vani pensieri
Il ricordo di tenere voci,
suadenti menzogne,
tormento dell'anima affranta
e sorgono tra fiumi di pianto
ingenui perché.
Ampolle di cristallo s'infrangono,
fittizie illusioni di relazioni sopite
Deluse speranze, illuse e tradite,
rantolano morenti tra crudeli realtà,
come pesci su nuda roccia
ma non spirano, vivono sofferenti e contorte
tra mari di sangue versato
dal cuore impigliato e squarciato
da acuminati rovi di false promesse...
Nulla... né rancore né odio...
Nulla... nemmeno conforto.
Solo cupa rassegnazione,
pace corrotta da un nero oblio,
vuota serenità dal sapore di morte...
Un Nulla vorace che tutto divora...
Unico superstite.
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