Diatriba

I miei versi sono candele accese
al cuore dell'amore
ferito nella lotta coi pensieri.
La lotta, si è conclusa
con la sconfitta di entrambi.
I pensieri hanno smesso di pensare
Ora chiusi nell'onda delle notti
implorano con gli occhi spalancati
qualche sonno pietoso che li copra.
Il cuore ferito all'altra sponda
su pavimento freddo
coglie cocci di sogni frantumati
nel reliquario delle cose care.
Ora ciascuno guarda l'altro lato
senza più forza di ricominciare.
Perché mi ha fatto questo
dice il cuore,
chi ti ha dato il permesso
di entrare nella mia stanza?
hai rovinato i sogni,
hai staccato dal cielo le mie stelle?
Gli rispose il flusso di pensieri
con un filo di voce, è colpa tua.
Hai eluso le mie competenze
ti sei permesso di tagliare i fili...
e gli porse anatema di parole:
Confuso tra rigagnoli d'amore
senza riscontro di una tenerezza
senza manco il chiarore della luna
avrai paura a disegnare un cuore.
Composta giovedì 19 maggio 2016

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