Chissà come sarà
È sottile ed è sempre lei,
linea di confine tra umani e dei,
a vederti non lo direi,
non più almeno, ma del tuo respiro vivrei.
Non vivo per lei, ma senti?
La sua presenza crea dipendenza,
lunga attesa da far battere i denti,
è freddo il riparo ma senza scadenza.
Di tanto in tanto mi incuriosisce,
il tuo volto il tuo corpo,
sotto quella veste immagino e mi colpisce,
vedere attraverso gli abiti, la pelle fin nel tuo animo.
Chissà che forma ha,
sarà gentile, sarà elegante,
sarà quel che sarà,
la realtà è che non è qui presente.
Composta sabato 15 aprile 2017
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