La solitudine del sé
La solitudine personale
non e'semplice
da comprendere,
se tanti la cercano
altrettanti la evitano,
la chiave di lettura
rimane sempre la stessa
di tanti filosofi e psicologi,
la soltitudine è soltanto costruttiva
se uno la desidera
ma se uno e'costretto a subire
quella solitudine psicologica,
allora sfido chiunque
a dimostrare la nobilità
nel sentirsi solo!
Un essere che si definisce umano
non vivrà mai
completamente da solo,
senza una minima condivisione
di qualche aspetto personale
della propria esistenza,
paradossalmente
ci sono troppe persone
non così equilibrate,
individui che vivono
di false sicurezze
con quei atteggiamenti arroganti
che in apparenza sembrano funzionare
a compensare le proprie insicurezze
quando in realtà non fanno altro
che esasperare un qualsiasi problema dell'io,
un disaccordo interiore
che magari potrebbe essere risolto
con l'aiuto degli altri!
Pur essendo vero
che un individuo rimane solo
con il suo conflitto personale,
non serve a molto
chiudersi in sé stessi,
non e'cosi'assodata
quella convinzione
che nessun altro
potrà realizzare
i propri bisogni o sogni,
o perlomeno riuscirà ad alleviare
il dissidio tra il reale
e l'ideale del io!
Anche se si e'effettivamente soli
con le proprie paure,
angosce
e frustazioni
nel dover cercare una soluzione,
non è detto che
la solitaria introspezione
riuscirà nella miracolosa impresa
di vincere la guerra contro sé stessi!
Senza una genuina apertura del sé
con altre anime gentili,
con persone predisposte
per vocazione ad analizzare
le malattie dell'anima,
non ti sara'cosi'facile salvarti
dai tuoi demoni interiori
assatanati della tua linfa vitale
mentre come un moderno Don Chisciotte
ti ritroverai solo a combattere
i fantasmi del passato
in quella solitudine del sé
che non riuscirai mai
ad alienare!
Composta domenica 2 giugno 2013
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