L'ora del the
Tremolava la fioca luce
di un cero impersonale,
intimamente sgualcita
era la mia banalità,
e tu scucivi le mie velleità
donandomi sepoltura e assenzio,
gravido di pene e misticismo
mi cimentai in un soliloquio
esternando il mio sentimento letterario,
ci mettemmo comodi
e bevemmo un the.
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