Addio luce
Addio luce, benvenuto buio.
Benvenuta era digitale,
corrente futurista, birra fresca.
Bene, nel male c'è sempre
un motivo incalzante
per disegnare cose nuove,
ornamentali, vive.
Niente più che uno sfondo verde,
nient'altro che una bevuta,
un sorso di mare tra gli scogli.
Forse un prato, forse una finestra
che s'affaccia sulla prossima tela.
Sull'avvenire primo
del poeta dottrinale, del muratore,
del profeta nudo portatore
di cupi pensieri. M'ammalo
d'influenza cubista e mi sdraio
tra cubi e cubilateri, parole vuote,
libri saccenti. Altro
non posso aggiungere,
sennonché miro al muro bianco
tra quadri equestri e castelli abitati
da manichini giganti, tarantole
e giù di li. La noia, signori
non fa per me.
Composta mercoledì 27 marzo 2013
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